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Roma-Viterbo incrociando le dita

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Esposto dei pendolari in Procura: in un solo giorno anche 20 corse saltate

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Cancellazioniimprovvise, ritardi che si accavallano con ripercussioni sull'affollamento dei vagoni, mezzi vecchi e sporchi: sono questi, tra gli altri, i problemi denunciati dai pendolari che, quotidianamente, salgono sul trenino da o per la stazione di piazzale Flaminio (in media 30mila passeggeri al giorno), disagi aggravati, ieri, dal maltempo. Già alle 8,14, allo scalo di piazza del Popolo, Atac annunciava «l'annullamento della corsa per Montebello delle 8,18», senza spiegazioni. Era solo l'inizio. Intorno alle 9 sono spuntati i primi tweet sulle soppressioni a catena, seguiti da una nota dell'azienda: «Servizio non attivo tra Bagnaia e Civita Castellana». Trascorre qualche minuto e proprio da Civita Roberto Negro si sfoga su Facebook: «Servizio extraurbano verso Roma sospeso a tempo indeterminato: "prendete i pullman", hanno detto!», mentre sul sito di Atac lo stato della rete in tempo reale diventava un bollettino di guerra: «Non attiva la tratta Soriano-Viterbo, treno 703 cancellato, treno 701 in viaggio con 90 minuti di ritardo», 90 minuti di attesa anche per il 607, 609 e 611, poi «301, 302, RC2 e CR1 cancellati». Il ghiaccio, si è detto, ma «qui è così da 10 anni - allarga le braccia Augusto Santocchi alla fermata di Acqua Acetosa - ora vivo a Castelnuovo ma i trenini sono sempre gli stessi». Caos continuato fino alle 16 quando, sebbene fosse ripreso il servizio Civita-Roma, tra Soriano e Viterbo ancora non passavano treni. Non considerano l'odissea di ieri un fatto eccezionale ma la norma i pendolari del Comitato Roma Nord, così si spiega anche l'esposto presentato alle procure competenti la settimana scorsa, il 26 novembre, «appurate le 20 soppressioni odierne». Come spiega il portavoce, Fabrizio Bonanni, con questa iniziativa «vorremmo far valere i nostri diritti di viaggiatori, specie dopo l'aumento del biglietto». Ogni mattina «è un incubo - si legge nel documento - treni sporchi, affollati e la quasi totalità senza aria condizionata, nessun controllore, continui ritardi non preannunciati scritti su fogliettini a penna, 11 scioperi solo nel 2012». Allegando anche materiale fotografico che documenta quanto scrivono mese dopo mese, dal termostato che sui vagoni segna i 31 gradi ad agosto alla pericolosa calca che si forma ogni giorno a Flaminio, il comitato chiede alla procura anche di valutare ìl'interruzione di pubblico servizio». Atac, nell'ammettere qualche criticità («il materiale rotabile non viene rinnovato da diversi anni»), precisa che «la stima di regolarità delle corse nell'ultimo trimestre supera il 93%», e comunque scarica sulla Regione, proprietaria della linea: «Atac è creditrice della Regione, per le tre ferrovie gestite (Roma-Viterbo, Roma-Lido, Termini-Giardinetti), di circa 140 milioni, che la società di trasporto pubblico ha assoluta necessità di veder garantiti per assicurare regolarità ed efficienza al servizio».

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