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Il presidente Stirpe: proteste eclatanti per salvare la sanità dalla scure di Bondi

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Perchétra le aziende che devono riscuotere i crediti dalle pubbliche amministrazioni ce ne sono tantissime che operano nel settore sanitario. A lanciare il grido d'allarme è il presidente di Unindustria Maurizio Stirpe, che parlando delle aziende «che devono riscuotere crediti che ne stanno mettendo in discussione la stessa sopravvivenza», annuncia: «Su questa partita ho chiesto al presidente Squinzi l'opportunità di valutare anche azioni non convenzionali per la nostra associazioni». A suo parere «è inaccettabile che in uno Stato di diritto ci siano ancora situazioni tali in cui il primo a non adempiere sia proprio lo Stato». «Io penso che questa sia una questione che assolutamente il governo deve risolvere perché credo sia davvero inconcepibile, al giorno d'oggi, eseguire dei servizi, delle prestazioni, non pagarle, addirittura fare dei piani di rientro con efficacia retroattiva - spiega Stirpe - È una questione sulla quale si gioca anche la coesione tra i vari soggetti che compongono la nostra geografia socio-economica. Ritengo sia un problema che debba essere affrontato con energia e nell'unico modo possibile: pagando». «È inaccettabile che al giorno d'oggi, in uno stato di diritto ci siano ancora situazioni di questo genere in cui il primo a non adempiere sia proprio lo Stato - prosegue il presidente Unindustria - Io non capisco poi come si abbia la faccia di fare la lotta all'evasione quando il primo a essere inadempiente è proprio lo Stato». Interpellato sulle possibili «azioni non convenzionali» annunciate, Stirpe risponde: «Dobbiamo creare una situazione di discontinuità rispetto a tutte le azioni che sono state poste in campo che fino ad ora non hanno determinato alcun effetto. Ci sono dei ritardi abissali nei pagamenti, un problema complessivamente nel Lazio vale dieci miliardi e coinvolge quasi 15mila imprese, un problema gravissimo. Io ritengo che lo Stato debba dare una risposta forte a iniziare dalle imprese che operano nella sanità. Bisogna studiare una sere di idee che tentino di dare una risposta a questo problema». Sul problema dell'accesso al credito, Stipre dice: «Noi ci rendiamo conto delle difficoltà di tutti, ma in questo momento le imprese soffrono, sono strette in una morsa tra Stato, banche, crisi economica, committenti». Molto dovrà farlo la prossima giunta regionale e, sul voto nel Lazio, Stirpe è netto: «Bisogna risolvere il problema delle elezioni regionali. Sono state fissate le date, ora sta nascendo un'altra querelle: il numero dei consiglieri. Speriamo che questa vicenda venga sanata nel più breve tempo possibile onde evitare che ci siano ulteriori equivoci e incomprensioni, che altro non fanno che avvelenare un clima già abbastanza incandescente».

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