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No alla rottamazione di bidelli e portieri

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IlCampidoglio assicura: nessuno li caccerà

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Pertutta la loro vita hanno custodito gli edifici scolastici e gli edifici comunali ma ora, raggiunta la pensione, devono lasciare la casa che il Comune gli assegnò quando iniziarono il servizio. Ieri sera si sono incontrati, numerosi, nella sala Gonzaga del Comando di Polizia Municipale per strappare una promessa alla politica. Ad ascoltare la loro voce c'erano il sindaco Gianni Alemanno, Lucia Funari, assessore al Patrimonio, e Alfredo Antoniozzi, ex assessore. Giuseppe Polimeni, presidente Ancep, ha spiegato la grave situazione in cui si trovano gli oltre 800 iscritti. «La loro età media non supera i 65 anni. Hanno una pensione che si aggira attorno agli 800 euro. Dal censimento effettuato a livello comunale è risultato che il 70% di loro non ha una casa di proprietà, né un posto in cui andare se dovesse perdere l'alloggio attuale. Bruno ha fatto il portiere in una scuola del Quarto Miglio per 42 anni: «Ho 65 anni. Non possono chiedermi di andare via. Non ho mai lasciato la scuola incustodita, nemmeno per andare in vacanza. Potrei continuare a sorvegliarla anche ora». Una delibera comunale del novembre 2009 prevedeva che entro tre anni questi custodi avrebbero dovuto lasciare l'alloggio. Ci siamo, la delibera è scaduta il 4 novembre scorso e loro si mobilitano per chiedere all'amministrazione comunale di non buttarli fuori di casa. Alemanno ha posto l'accento sull'aspetto umano della situazione: «Tutti noi abbiamo nel cuore figure come le vostre. Prometto il mio impegno a non lasciarvi soli. Dal punto di vista normativo abbiamo dovuto lavorare parecchio ma sono riuscito a firmare la proroga che vi darà la possibilità di restare ancora per un anno nelle vostre case. Superato l'anno potrete scegliere due strade da seguire: restare negli alloggi comunali firmando il protocollo e pagando il canone di 114 euro al mese, oppure fare richiesta di un alloggio popolare». L'assessore Funari ha confermato la novità: «Ci impegneremo a inserirvi, come categoria, nella graduatoria per l'ottenimento di un alloggio popolare. Abbiamo deciso di assegnarvi un punteggio molto alto. Nel nuovo bando che uscirà a metà dicembre, voi sarete inseriti con 15 punti. Sarà questa una opportunità per il vostro domani e per quello dei vostri figli». E mentre Antoniozzi ha lanciato la proposta di un accordo-convenzione tra Comune e istituzioni scolastiche affinché diano a questi custodi la possibilità di sdebitarsi lavorando ancora come vigilantes, Alemanno ha promesso l'apertura, in settimana, di un tavolo di discussione tra l'assessore Funari e l'Ancep per concretizzare le promesse.

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