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A Malagrotta la discarica per altri sei mesi

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E l'Ama installa 13 nuovi cassonetti interrati a San Paolo: i rifiuti vanno gettati in una «buca»

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Adesso,come da copione, è arrivata la sesta: resterà aperta altri sei mesi. Come le altre volte, la premessa è sempre la solita: «Questa proroga sarà l'ultima». Nel gennaio 2009 ci aveva pensato l'allora governatore Marrazzo a far slittare la chiusura di un anno. Dodici mesi dopo, arrivò un altro rinvio di un anno, a firmarlo fu l'assessore regionale Parroncini. La governatrice Polverini, invece, ha deciso due proroghe di sei mesi l'una: a fine dicembre 2010 e a giugno 2011. La deroga successiva, invece, era stata sottoscritta dal prefetto Pecoraro, in veste di commissario, che aveva fissato la chiusura per il 30 giugno di quest'anno. Una data che si sarebbe potuto rispettare se i due siti giudicati idonei da Pecoraro (Quadro Alto a Riano e Corcolle nell'VIII Municipio) non fossero stati bocciati dal ministero dell'Ambiente. Il nuovo commissario, il prefetto Goffredo Sottile, insediatosi il mese scorso, ha scelto il nuovo sito che dovrebbe sostituire Malagrotta: Pian dell'Olmo. Anche questo bocciato da un coro di no da parte degli enti locali. Così il commissario Sottile non ha avuto altra scelta che firmare l'ennesima proroga. La sesta. «Il provvedimento è pronto - ha detto - lo firmerò tra stasera e domani mattina (oggi, ndr). La discarica sarà prorogata fino al 31 dicembre». E, come tutte le altre volte, non è affatto detto che sia l'ultima. Il senatore dell'Idv, Stefano Pedica, ha annunciato che si farà promotore, con i comitati dei residenti, di una «denuncia collettiva» contro la decisione di prorogare nuovamente Malagrotta. L'assessore capitolino all'Ambiente, Marco Visconti, ne ha approfittato per ribadire il proprio «no» (in linea con quello di Alemanno) ad una nuova discarica nello stesso quadrante di Malagrotta: «La Valle Galeria ha già dato». Tra le ipotesi circolate negli ultimi mesi, infatti c'è anche Monte Carnevale e Monti dell'Ortaccio, a due passi proprio dal sito di Cerroni. Se sul fronte discarica tutto ruota sempre attorno a Malagrotta, qualcosa invece si muove per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti. Ieri mattina sono arrivati i primi tredici cassonetti «a scomparsa». Sono stati installati in zona San Paolo, per l'esattezza in via della villa di Lucina, vicino al Cto. Ad inaugurarli l'assessore Visconti, il presidente di Ama Piergiorgio Benvenuti e l'ad Salvatore Cappello. Sulla superficie stradale c'è una piattaforma e una «bocca esterna» in acciaio contrassegnata dall'elenco dei materiali conferibili: carta, cartone e cartoncino (colore bianco), contenitori in vetro (blu), materiali non riciclabili (colore verde/grigio). Quando arriva il camion dell'Ama, avvisato da un sensore nel momento in cui il cassonetto è pieno, l'addetto aziona con un telecomando la piattaforma, che si solleva con un motorino elettrico e porta i contenitori a livello stradale per svuotarli. Impossibile, quindi, rovistarci all'interno. La costruzione (e il costo di 200mila euro) è stata affidata alla ditta che tra il 2008 e il 2011 ha «ricostruito» gli edifici pericolanti a Giustiniano Imperatore. In futuro, potranno essere installati in altre zone della città, come Mezzocammino e Ponte di Nona, dove il porta a porta non arriverà.

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