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Le donne incinte hanno provato a rioccupare

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Le famiglie barricate in casa: «Ci sputano addosso e minacciano col segno della pistola»

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Egli inquilini sono asserragliati in casa con le serrande chiuse anche se fa un caldo micidiale per paura di ritorsioni, «minacciati» col segno della «pistola» mimato col pollice in alto e indice e medio uniti, e «insultati e ricoperti di sputi» raccontano i legittimi assegnatari, «colpevoli», dicono, di aver dato manforte alla protesta dell'ultimo inquilino che lunedì della settimana scorsa era stato messo alla porta dall'ennesima occupazione messa a segno con l'uso di una zingarella col pancione. Sono una polveriera le palazzine popolari ai civici 5 e 7 di via Bo. A poco ore dagli ultimi due sgomberi, ieri mattina, nuovi tentativi di rientrare in casa. Ieri sera quando l'ultima vigilessa stava andando via, si è sparsa la voce che «si stavano arrampicando sui balconi». E sono arrivati di corsa i rinforzi inviati dagli agenti della polizia municipale del XVI Gruppo comandati da Marco Giovagnuorio, che sono rimasti a presidiare per tutta la notte. Insieme con i poliziotti sulle volanti del commissariato Monteverde diretto da Mario Viola. Un'operazione di rientro nelle case abusivamente occupate sventata dal pronto intervento delle forze dell'ordine. «Ma ci riproveranno», ne sono sicuri gli inquilini delle case popolari bomboniera consegnate due anni fa dal sindaco Gianni Alemanno. «Fanno gola gli appartamenti liberi - raccontano gli inquilini - saranno 5 o 6. Devono sbrigarsi a vedere chi ne ha diritto e chi no. Spuntare via dalle liste chi ci rinuncia. E passare subito al nominativo seguente. Altrimenti - concludono - è come mettere dei gioielli in una vetrina aperta». Come aveva chiesto anche il presidente della Commissione Sicurezza urbana Fabrizio Santori e il consigliere Pdl del Municipio XVI Marco Giudici. Gli inquilini sono terrorizzati. «Queste sono bande organizzate - dicono -. Abbiamo paura di ritorsioni serie» raccontano. Che sarebbero già avvenute. Una ragazza sarebbe stata pesantemente minacciata. «Lei ha sporto denuncia, ma c'è altra tanta gente che non l'ha fatto perché ha paura di finire male» dicono. Tra queste c'è anche un'anziana che lunedì sarebbe andata in Campidoglio per sostenere la protesta del cinquantatreenne che non vuole più essere citato per nome e cognome. «Ho paura anch'io» dice. La donna anziana sarebbe stata pesantemente apostrofata mentre era sul balcone a prendere una boccata d'aria. «"Sei una vecchiaccia, la pagherai" le ha detto un tipaccio, tutto tatuato, che la guardava da sotto il balcone» riferisce un inquilino. Il clou della tensione ieri nel tardo pomeriggio, quando gli sgomberati dopo un pomeriggio trascorso nei garage, avrebbero provato ad arrampicarsi sui balconi. «Avremmo voluto fotografarli ma poi sono arrivate le forze dell'ordine e si sono nascosti». Il pomeriggio li avrebbero visti asserragliati nei garage. «Una quindicina di persone» raccontano. Anche gli inquilini sono asserragliati. «Ma li sentiamo lo stesso anche con le serrande chiuse. Ci dicono "prima o poi dovrete uscire di casa, vi aspettiamo qui"». Oggi nuovi sgomberi.

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