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Dal prossimo anno arrivano le prove Invalsi

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Polliceverso per i test nazionali ora «perché troppo generici e poco funzionali alla preparazione degli orali» dicono alcuni studenti allarmati. Brucia ancora sulla pelle dei futuri maturandi la fatica della prova Invalsi degli Esami di Terza media con le domande trabocchetto di italiano a matematica. Dunque meglio il quizzone casalingo (nel senso che viene fatto direttamente dai propri professori) che l'imbarcarsi in imprese perigliose e ormai tristemente famose. Una cosa è certa: non si torna indietro. Le prove Invalsi quest'anno sono già state inserite a livello di sperimentazione in alcune scuole. Se i test daranno esito positivo, dalla prossima maturità saranno la terza prova scritta. Intanto si sta pensando a quale materie inserire nel test. Sicuramente restano italiano e matematica. Come già è successo per le medie si pensa pure alla lingua straniera. Altri cambiamenti sono in arrivo. Prima di tutto si sta pensando di far pesare il voto dell'Esame di Stato nei test di ammissione per le facoltà universitarie a numero chiuso. Già da questo anno chi otterrà almeno 80/100 come voto finale potrà decidere di partecipare ad un test, sempre preparato dall'Invalsi, per ottenere una borsa di studio universitaria. Chissà se quest'ultimo test non possa coincidere con quello previsto come obbligatorio dal 2013 durante la maturità. Il fronte del no alla prova Invalsi per la Maturità sputa fuoco e fiamme in rete: «È una proposta da fuori di testa». Secondo l'Udu (Unione degli studenti) «dietro l'invasività dei test Invalsi c'è il tentativo di promuovere una sterile cultura della competizione». E mentre alcuni sindacati di categoria (come la Cgil) chiedono addirittura di eliminare l'Invalsi dalla terza media c'è chi in rete si domanda se l'Invalsi alla Maturità che fa media «serva solo ad abbassare i voti». E in effetti il sospetto c'è. Natalia Poggi

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