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I resti del boss De Pedis lasciano Sant'Apollinare

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Lamoglie e i fratelli di De Pedis sono entrati in chiesa intorno alle 7 da una porta laterale. La bara di zinco è stata trasportata fuori dalla chiesa intorno alle 8 e portata via da un furgoncino delle pompe funebri. Spiegano i legali della famiglia De Pedis, gli avvocati Lorenzo Radogna e Maurilio Prioleschi: «Per autonoma ed esclusiva volontà dei suoi familiari è stato cremato presso il cimitero di Prima Porta. Basta con le speculazioni. Enrico De Pedis è estraneo alla vicenda Orlandi». «In tutto questo tempi - dice il rettore della basilica di Sant'Apollinare, don Pedro Huidobro - la basilica ha avuto con insistenza i riflettori puntati, a danno anche della regolare e serena attività pastorale. Oggi questo capitolo si chiude, come avevamo più volte auspicato anche noi». Il rettore ricorda che «già nel 2008 la vedova e i fratelli del defunto avevano espresso il desiderio di traslare i resti di Enrico De Pedis dalla basilica di Sant'Apollinare. Rinnovo la mia vicinanza alla vedova Carla, per il dolore e il dispiacere che questa lunga vicenda le ha arrecato».

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