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Sciopero di gennaio Maxi multa ai tassisti: 350mila euro

La protesta dei tassisti al Circo Massimo

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L'Authority li aveva avvertiti: se continuerete con lo sciopero selvaggio, scatteranno le sanzioni. Sono passati sei mesi dalla protesta dei tassisti contro la liberalizzazione del Governo. La città rimase sotto scacco per dieci giorni. Ieri, alla fine, le multe sono arrivate: 285mila euro per 19 sigle sindacali. La sanzione più alta mai comminata ai tassisti. Il motivo? Aver arrecato «grave pregiudizio dei diritti degli utenti costituzionalmente tutelati». Ma loro, i tassisti, non ci stanno: "È surreale, faremo ricorso e reagiremo con dure forme di protesta". A gennaio i tassisti si astennero ripetutamente dal lavoro con manifestazioni davanti a Palazzo Chigi e l'occupazione del Circo Massimo. Nel mirino della "Commissione di garanzia sugli scioperi" sono finite anche le proteste di Genova, Milano, Napoli, Bologna e Palermo. La Capitale, però, riveste il ruolo principale nel dossier di quindici pagine con cui l'Authority ricostruisce il gennaio caldo dei tassisti. Il periodo in esame parte dal 12 gennaio. Sono elencate tutte le manifestazioni e gli scioperi selvaggi. Vengono riportate le relazioni del prefetto e il ruolo dei sindacati: "Non si possono ricondurre al comportamento di singoli tassisti le violazioni della normativa, dovendosi operare una valutazione complessiva, riferita allo svolgimento dell'intera mobilitazione nazionale", scrive il presidente Roberto Alesse. Sui sindacati, "grava il dovere di influenza sindacale", ovvero il compito di "porre regole chiare" all'agitazione. Le sigle multate, ognuna per 15mila euro, sono 19: Acai/Tam, Ancst/LegaCoop, Arat Sicilia, Ata/Casartigiani, Ciisa Taxi, Claai, Fast, Federlavoro/Cci, Federtaxi/Cisal, Fit Cisl, Satam/Cna, Sitan Atn, Ugl Taxi, Uiltrasporti, Unica Taxi Cgil, Uninmpresa, Uri TAxi, Usb Trasporti Taxi e Uti. L'unica a non essere stata sanzionata, per "essersi dissociato dalle azioni collettive" è Assodemoscoop. L'Authority dedica particolare attenzione a quanto avvenuto al Circo Massimo: "È emblematico che le assemblee siano state organizzate in luoghi nevralgici come il Circo Massimo, dove si sono concentrati migliaia di taxi, invece che in luoghi chiusi come un palazzetto dello sport". Il leader del 3570 e presidente di Uritaxi, Loreno Bittarelli, è furioso: "Roma è messa a ferro e fuoco ogni giorno e gli unici sanzionati sono i tassisti. Continueremo a manifestare con le più incisive ed eclatanti forme di protesta civile e democratica".

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