Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Ville e società sequestrate al clan Alvaro

default_image

  • a
  • a
  • a

Sitratta in particolare dei coniugi Francesco Frisina, di 56 anni, e Maria Antonia Saccà, nipote di Carmine Alvaro inteso «Pastina», il quale insieme ai fratelli Giuseppe detto «U Rugnusu» e Cosimo sono considerati i capi storici della cosca Alvaro di Sinopoli. Destinatario del sequestro anche Alessandro Mazzullo, nipote dei coniugi Frisina-Saccà, formalmente incensurato. Dalle indagini esperite dalle Fiamme Gialle è emerso che i coniugi, trasferitisi da tempo a Roma, nonostante redditi lecitamente percepiti neppure sufficienti a far fronte alle più elementari necessità, hanno, nel corso di pochi anni, acquistato un'abitazione di circa 10 vani nella Capitale, vari beni mobili registrati nonché la titolarità delle quote del capitale sociale di varie società. Analoghe risultanze sono emerse anche per Mazzullo il quale, nonostante un reddito medio annuo al di sotto della soglia minima di sopravvivenza, ha acquistato un'abitazione a Roma di 9,5 vani per un valore dichiarato in atti di 500.000 euro, oltre alla titolarità di quote societarie. La ‘ndrangheta è una delle organizzazioni criminali più potenti. Non priva di rapporti con uomini politici e servizi segreti deviati, è meno esposta, rispetto a Cosa Nostra, alle infiltrazioni esterne e al fenomeno del pentitismo, ma soprattutto ha ramificazioni in mezzo mondo: dalla Lombardia, al Piemonte, dalla Valle d'Aosta alla Liguria, dalla Toscana al Veneto, dall'Emilia Romagna alla Capitale, dalla Francia alla Germania, dalla Russia alla Spagna, dalla Svizzera alla Bulgaria, dall'ex Jugoslavia alla Bolivia, dagli Stati Uniti al Canada, fino all'Australia.

Dai blog