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De Micheli sconfessa il giovanile del Pdl

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Maloro non lo ascoltano. E così scoppia il putiferio. Francesco de' Micheli, il più giovane consigliere comunale Pdl, si è stufato di aspettare risposte che non arrivano. E ha deciso di attaccare la coordinatrice nazionale di Giovane Italia, Annagrazia Calabria, e la presidente del movimento, Giorgia Meloni. I fatti sono questi. «Il mese scorso - racconta De Micheli - ho inviato una missiva alla Calabria e alla Meloni, con l'esplicita richiesta di avviare una fase congressuale dei giovani del partito, che ovviamente non potrà prescindere dalla stesura di uno statuto». Statuto che, dalla nascita del movimento, non s'è visto. «Mentre alcuni dei nostri giovani amministratori chiedono di riformare il Pdl, il sottoscritto chiede se non sia il caso di creare a monte un serio movimento giovanile che oggi esiste solo formalmente e regge esclusivamente su una manciata di nomine calate dall'alto». De' Micheli è un fiume in piena: «Non è così che creeremo il "vivaio" del centro destra. Giovane Italia è di fatto una "non-realtà" lontana dai giovani, che dobbiamo non ri-formare, ma formare, partendo dal nome, attraverso il principio della democrazia interna, fondata sul merito e sulla partecipazione. Stiamo perdendo i giovani perché li abbiamo tenuti fuori dalla porta, o a volte cooptati, ma la loro partecipazione è la base fondamentale e imprescindibile per la creazione di una classe dirigente capace e competente». Probabilmente, se Meloni e Calabria avessero risposto alla lettera, de' Micheli non avrebbe reso pubblica la polemica. Ma tant'è. «Dopo le lettere, lancio un appello pubblico: Apriamo ai giovani, solo così possiamo salvare le nostre buone idee dall'antipolitica».

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