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Pecoraro non sfonda il muro dell'opposizione

Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro

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Una figura centrale, suo malgrado, quella del prefetto Giuseppe Pecoraro, tirato in ballo nella cessione del 21% delle quote Acea, sulla quale "tecnicamente" può fare davvero poco. Dopo l'incontro dell'altro ieri con una delegazione di parlamentari Pdl, ieri è stata la volta dei capigruppo capitolini dell'opposizione. Una mediazione, quella del prefetto, richiesta da entrambe le parti. Dalla maggioranza guidata dal sindaco Alemanno per un appello allo svolgimento democratico dei lavori d'aula e per rappresentare il drammatico scenario economico ed occupazionale che si verrebbe a delineare senza la cessione delle quote Acea e dunque l'indizione di gara pubblica per l'illuminazione cittadina. E anche dall'opposizione, per fare in modo che la discussione dei 160mila emendamenti venga garantita. L'impasse tuttavia non sembra essere superata né dall'apertura del Pdl al dialogo sulla delibera né dall'opposizione, in particolare il Pd, che continua a chiederne il ritiro. Sullo sfondo due soluzioni: il ritiro della delibera 32, cosa tuttavia esclusa dal sindaco; la votazione tout court del maxiemendamento, in gergo "emendamento killer", dopo la quale decadrebbero tutti gli altri. Anche questa via d'uscita tuttavia rappresenta dei "rischi". La campagna elettorale, ormai alle porte, verrebbe incentrata sul colpo di mano della maggioranza e spiegare tutto questo ai cittadini, già allettati dall'antipolitica, risulterebbe missione assai ardua. «Dopo un mese di discussione su questa delibera arriverebbe un maxiemendamento che modificherebbe ulteriormente la delibera - ricorda il capogruppo Pd, Umberto Marroni -. Se vuole essere un escamotage per far decadere gli emendamenti dell'opposizione ci opporremo con tutte le forze. Al prefetto abbiamo espresso le ragioni della nostra contrarietà alla delibera 32 che è una vera e propria svendita del patrimonio dei romani. Abbiamo anche chiesto il pieno rispetto del regolamento di una battaglia d'aula democratica e limpida. Il prefetto si è impegnato a far rispettare il regolamento. Ci aspettiamo che il sindaco apra un tavolo di discussione sul bilancio e accantoni la delibera Acea». Torna a chiedere il ritiro anche il capogruppo Api, Salvatore Vigna, così come Gemma Azuni, presidente del gruppo Misto-Sel. Laconico anche Andrea Alzetta (Roma in Action) secondo il quale l'intervento di Pecoraro è un chiaro stop ad Alemanno. Tacciono Udc e La Destra. Chissà perché.

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