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Dopo la riunione di venerdì pomeriggio il sindaco Alemanno, ieri il nuovo commissario per l'emergenza rifiuti nella Capitale, il prefetto Goffredo Sottile, ha incontrato nella sede della giunta regionale la governatrice Renata Polverini.

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«Èpiù complicato far uscire i rifiuti da una città grande Roma, però tutto è possibile», ha spiegato Sottile al termine dell'incontro. Interpellato su come inteda procedere, il commissario ha risposto: «Datemi il tempo di capire dove dobbiamo andare. Si procede ovviamente con tutto ciò che già è stato concepito». Ma la proprietà del sito è un elemento dirimente?: «Di questo ne discutiamo prossimamente», ha risposto Sottile. Sull'esito dell'incontro, il neocommissario ha sottolineato: «Bene, bene, tutto bene». Intanto prosegue il braccio di ferro dialettico tra sindaco Alemanno e Polverini sulla responsabilità dell'indicazione del sito che dovrà ospitare la discarica provvisoria post-Malagrotta e di quello per la definitiva. «Do atto a Pecoraro di aver svolto un grande lavoro e sono convinto che Sottile potrà farne tesoro», dice il sindaco che sulla riunione di venerdì commenta: «È stato un incontro di carattere istituzionale, non siamo entrati nel merito. Sottile si presenterà a tutte le istituzioni di riferimento per il suo lavoro. È tempo di smetterla con le polemiche inutili: ora c'è un nuovo commissario e bisogna aiutarlo. Corcolle non poteva essere la soluzione, dobbiamo trovarne un'altra». Alemanno spiega poi di puntare «alla chiusura di Malagrotta entro l'anno - una nuova proroga ormai è inevitabile, ndr - Per individuare il nuovo sito per la discarica è sufficiente una settimana», anche se il sindaco non esprime alcuna preferenza: «Evitiamo polemiche... Non ho detto che individuare il sito per la nuova discarica nel Comune di Roma è impensabile, ho detto che potrebbe essere inopportuno farlo. Noi abbiamo individuato alcuni siti nel territorio della Provincia e del Comune dopodiché abbiamo detto che tutto l'hinterland, compresa la Capitale, può essere un luogo in cui scegliere. L'importante è tener presenti le compatibilità ambientali, artistiche e sociali». Una precisazione che non smorza le polemiche. «Credo che il sindaco debba assumersi la responsabilità di individuare nell'ambito del proprio Comune, con l'aiuto della Provincia nel caso in cui nel Comune non ci fosse un luogo idoneo perché non è credibile che Roma e la Provincia non abbiano la possibilità di trovarlo - ribadisce la Polverini - Mi auguro che facciano questo d'intesa col nuovo commissario». La Regione non metterà più bocca sull'indicazione del sito e smentisce comunque l'ipotesi Allumiere: «Non so chi ne parla e non credo che sia assolutamente da prendere in considerazione. È il sito meno idoneo. Allumiere rappresenterebbe in termini sia economici che temporali un impegno che io non credo ci si possa assumere». In lizza restano dunque tre siti: Monte Carnevale (il preferito dal ministro Clini), Monti dell'Ortaccio e Pian dell'Olmo. Per la discarica definitiva si parla sempre di Pizzo del Prete. Anche se il vicesindaco di Riano Italo Arcuri sbotta e scrive una lettera aperta ai ministri della Salute Balduzzi, dell'Ambiente Clini e dei Beni culturali Ornaghi: «Pian dell'Olmo? Nemmeno a parlarne! Basta con questa assurda, immorale e incivile partita. Pian dell'Olmo, che solo formalmente ricade nel Comune di Roma, è come e più di Corcolle, inidoneo sotto tutti gli aspetti». La questione, per la Polverini, riguarda «Roma e il ministero. La Regione non ha competenze se non quelle di aver messo in campo un piano rifiuti a cui il Comune deve fare riferimento - precisa la governatrice - Al momento non c'è stato più proposto nulla, non abbiamo avuto nessun tipo di evoluzione. In questa vicenda, purtroppo, si è spesso parlato troppo. Abbiamo già perso due mesi in questa grande discussione che è andata a concentrarsi su quello che era l'ultimo dei problemi: la discarica residuale e temporanea. Abbiamo messo in campo un piano che parla di trattamento di rifiuti e di differenziata, elementi base da cui far ripartire i Comuni». Ironico l'archistar Massimiliano Fuksas: «Questo è un Paese strano. In Italia tutti siamo felici oggi perché non abbiamo distrutto Villa Adriana. Questa è una cosa da matti ma noi riusciamo a farlo. Come vedo la situazione dei rifiuti a Roma? Male, come tutti».

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