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Zaini meno pesanti sulle spalle Mai più ricerche con Wikipedia

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Compitia casa meno noiosi e zainetti scolastici più leggeri. Dal prossimo anno non si potranno più adottare testi scolastici esclusivamente cartacei. E dunque ci sarà oltre la versione mista anche il testo da scaricare interamente on line. La rivoluzione però non fa risparmiare. Gli editori - spiega il presidente dell'Aie (Associazione italiana editori) Michele Lessona - hanno fatto la loro parte e ampliato e diversificato l'offerta ma è irrealistico pensare, come ha detto il ministro, che con la digitalizzazione dei libri il prezzo scenda al 90% dell'attuale prezzo di vendita. Non è vero, infatti, che la carta pesa per il 60% del costo di un libro, il costo della versione digitale è sicuramente più alto che non quello in versione cartacea». L'altro problema riguarda il supporto tecnologico con il quale si dovrà lavorare: non tutti hanno (nè possono permetterselo) i Tabloid all'ultimo grido e accedere alla connessione wi-fi. L'Italia non ha ancora una rete di banda larga capillare in tutto il paese. Il diktat del ministero è chiaro: ferma restando la cadenza pluriennale (ogni 5 anni per la scuola primaria e ogni 6 per la scuola secondaria I e II grado) le adozioni per il prossimo anno saranno all'insegna del digitale. La scelta va effettuata dal collegio dei docenti nella seconda decade di maggio per tutti gli ordini e gradi di scuola. In seguito gli istituti dovranno affiggere e pubblicare nel proprio sito web l'elenco dei libri di testo adottati, distinguendo i testi obbligatori di ogni singola classe da quelli consigliati, evidenziando che non costituisce un obbligo acquistarli. Ma cosa succederà in concreto ai nostri ragazzi dal prossimo anno scolastico? I docenti pro-testi digitali non hanno dubbi: un approccio diverso con la materia e compiti a casa più allettanti. Possibilità di approfondire le conoscenze esplorando autori e fonti autorevoli e controllati, studi interdisciplinari, insomma davvero un mondo nuovo che nulla più ha a che fare con il copia-incolla delle frettolose ricerche casalinghe made in internet (la cui fonte primaria resta il calderone Wikipedia). Inoltre questi libri supportati dalla parte digitale dovrebbero essere più ridotti perché gli approfondimenti si fanno on line. N. P.

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