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L'angelo della 47esima è un medico romano

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«Così ho salvato la piccola Vittoria dal sisma in Emilia»

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Dall'altraparte del mondo un angelo in carne e ossa ha salvato la vita a una bimba di 5 anni che rischiava di morire sotto le macerie. Sì, proprio Vittoria Vultaggio, quella bambina che a Finale Emilia a causa del terremoto era bloccata sotto un metro e mezzo di calcinacci. L'angelo è Armando Passeri, cardiologo romano che lavora all'ospedale Regina Apostolorum di Albano e che ieri si trovava in America per partecipare a un convegno e che per telefono ha dato l'allarme al 113. Dottor Passeri, come ha fatto a salvare la vita alla piccola Vittoria? «È stato un miracolo. Erano le dieci del mattino, ora locale a New York, quando ho ricevuto 4-5 telefonate sul cellulare da un numero che non conoscevo. Dopo un po' ho richiamato». E chi ha risposto? «Una signora che cercava la sua migliore amica». Quindi non voleva parlare con lei. «Assolutamente no. Mi ha spiegato che aveva sbagliato a digitare l'ultimo numero del telefono della sua amica e ho risposto io. Mi ha subito detto che la figlia era sotto le macerie, mi ha dato l'indirizzo preciso, tutte le indicazioni necessarie, non riusciva a parlare con nessuno». E lei dagli Usa chi ha chiamato? «Mia madre, le ho detto di avvertire subito la Questura di Roma e di raccontare cosa mi aveva detto quella donna. Io non sapevo che in Italia c'era stato un terremoto. Dopo cinque minuti la polizia mi ha contattato e ho dato il numero di cellulare della mamma di Vittoria e le indicazioni sul luogo dove si trovava la bambina». All'inizio chi pensava che la cercasse a New York? «Credevo fosse una mia paziente che aveva bisogno di parlarmi, non mi sarei mai aspettato di parlare con la madre di una bimba che rischiava la vita». È stata la Questura a dare l'allarme ai colleghi di Modena? «Esatto. Non hanno perso tempo e sono riusciti a salvare la piccola che era incastrata sotto a oltre un metro di detriti». Ha parlato anche con il questore di Roma? «Sì, mi ha chiamato per ringraziarmi il questore Francesco Tagliente».

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