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Sondaggi Il Pd ancora non digerisce quello dell'Ipr

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Auna settimana dalla sua pubblicazione, il sondaggio Ipr Marketing commissionato dall'Agenzia stampa Omniroma, continua ad animare il centrosinistra capitolino. O meglio, il Pd. I dati che danno Alemanno in vantaggio sull'icona Zingaretti non sono stati proprio digeriti. A ribadirlo il tentativo di qualche consigliere capitolino che, documenti alla mano, è stato ripreso da un noto quotidiano per denunciare il fatto che l'Ipr Marketing ha un contratto con il Campidoglio. Da qui il sillogismo aristotelico è a dir poco scontato. Il risultato dell'indagine sulle intenzioni di voto che «a sorpresa» danno il sindaco uscente in vantaggio sarebbe se non proprio "taroccato" quanto meno dubbio. Si risente, non poco, Omniroma che in una nota replica punto su punto, ricordando soprattutto che Antonio Noto, titolare di Ipr è «sondaggista fisso per Repubblica.it, Tg3, il Sole 24ore, Piazza pulita, e annovera tra i suoi principali clienti il Pd nazionale. Se il Pd ha dati da diffondere difformi da quelli di Ipr, noi li ospiteremo volentieri -segue la nota della direzione Omniroma -. Il Pd romano sostiene che Noto tarocca i sondaggi? Dovesse ipoteticamente averne le prove, le porti cortesemente prima a noi: se sono inconfutabili ne prenderemo atto immediatamente, senza le lentezze della magistratura. Noi crediamo, metodologicamente, alla buona fede delle persone. Lasciamo ad altri - più intelligenti, più arguti - le dietrologie, i sarcasmi, le lapidazioni di professionisti che - fino a prova contraria - hanno come unica colpa quella di aver fatto un sondaggio. Le reazioni possibili ai sondaggi sono tre: c'è chi ci riflette e analizza positività e negatività del proprio operato, chi li contesta garbatamente, chi li attacca minacciosamente ritenendoli inevitabilmente frutto di un complotto. Noi - con l'esperienza pregressa di diverse campagne elettorali - ci permetteremmo ragionevolmente di suggerire che la terza strada è spesso quella sbagliata». La guerra insomma è cominciata. Ma, sia chiaro, è una battaglia tutta interna al Pd che, guarda caso, spende ancora tempo ed energie a commentare e a smontare un sondaggio che definisce taroccato. Un'incoerenza che la dice lunga. I dati parlano chiaro: il Pdl, nonostante tutto e tutti tiene, il Pd non sfonda. Certamente con un centrodestra sotto attacco in Campidoglio e in Regione e un appoggio al governo nazionale affatto digerito dagli elettori, ci si sarebbe aspettati un risultato diverso. E non parliamo del sondaggio. Ma delle amministrative della settimana scorsa. Sus. Nov.

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