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Grande coalizione Cutrufo da Alemanno

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Lofa a due giorni dall'annuncio "choc", al quale hanno replicato in pochi. Soprattutto nel Pdl dove l'unico a rispondere pan per focaccia era stato il senatore e responsabile agli Enti Locali (ed ex vicesindaco), Mauro Cutrufo. Un concetto, quello dell'impossibilità di costituire un "governissimo" per la Capitale composto da Pdl, Pd e Udc, che lo stesso Cutrufo ha ribadito ieri dopo l'incontro con il sindaco Alemanno sul patto di stabilità. È stato infatti approvato un ordine del giorno a Palazzo Madama che allenta i lacci del Patto di Stabilità, così come richiesto più volte dallo stesso Alemanno. La seconda "uscita" di Ciocchetti tuttavia non può essere casuale né bollata come proposta soggettiva. Qualcosa insomma si muove intorno a un «grande centro». Al momento il Pdl, e soprattutto Alemanno, respinge al mittente il progetto. «Il sindaco si ricandiderà - dice Cutrufo a margine dell'incontro con il primo cittadino - la sua corsa per il secondo mandato è nei fatti, testimoniati anche dal recente sondaggio dell'Ipr. Sul tavolo insomma non c'è alcun progetto che vada verso un soggetto diverso dal Pdl né verso una grande coalizione». Se per il Pdl dunque l'argomento non solo è chiuso ma non si sarebbe mai neanche aperto, nel centrosinistra l'idea non è stata scartata da tutti. Ufficiosamente, è chiaro. All'interno del Pd infatti non solo la spaccatura tra ex Ds ed ex popolari non è affatto sanata, ma una parte dei cosiddetti "centristi" del Pd non stapperebbero bottiglie alla candidatura di Nicola Zingaretti per il Campidoglio. Una debolezza che potrebbe trasformarsi in un "caloroso" invito verso quella nuova casa dei moderati di cui parla lo stesso Ciocchetti. Scricchiolii, malesseri che si ripercuotono anche a sinistra del Pd. Ieri il consigliere provinciale di Sel, Gianluca Peciola ha replicato al secondo "appello" di Ciocchetti per il governissimo della Capitale. «Prendiamo atto della decisione dell'Udc di costituire una grande coalizione per il futuro governo di Roma - dice Peciola -. È una scelta che permette di definire con maggiore chiarezza il campo delle alleanze. Roma ha bisogno di un grande progetto sui temi della crisi, della casa, del lavoro. È il tempo di dare più vigore alla costruzione del centrosinistra aperto alla società civile e ai movimenti. Il percorso delle primarie deve essere costruito con urgenza». Le primarie, appunto. Nessuno ne parla. E anche questo vuol dire qualcosa. Se non tutto. Sus. Nov.

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