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Un «governissimo» anche per Roma

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La «grande alleanza» non piace ai partiti. Sarà vero?

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Unodi quegli appuntamenti che riempono le agende dei politici e della politica. E invece, dal palco del Tempio di Adriano il vicepresidente della Regione ed esponente di spicco dell'Udc, Luciano Ciocchetti lancia un vero e proprio "macigno" nello stagno politico capitolino. Prima spara a zero su Alemanno e Zingaretti, poi la proposta: «Una grande coalizione che, alle prossime comunali, si ritrovi attorno a un progetto di sviluppo della città e che individui persone, anche appartenenti alla società civile, in grado di portarlo avanti. Se le elezioni comunali si limiteranno a uno scontro tra Alemanno e Zingaretti significherebbe continuare su una logica di continuità che da 20 anni ha portato questa città a non risolvere i suoi problemi». Andare "oltre" dunque per Ciocchetti significa puntare su un «progetto che non escluda nessuno, ma potrebbe coinvolgere anche Pdl e Pd per un modello nuovo di governo di questa città. A oggi non c'è né accordo, né candidato, c'è il tentativo di creare un'idea di sviluppo diverso di questa città e credo che, da soli, Pd e Pdl non siano in grado di farlo».Di «grande fase di rilancio» parla anche il parlamentare dell'Api ed ex segretario romano del Pd, Riccardo Milana. Tuttavia la proposta di una «grande coalizione» è stata già respinta al mittente. Dei due partiti maggiori tirati in ballo dichiarano il senatore, ed ex vicesindaco, Mauro Cutrufo per il Pdl e il capogruppo alla Pisana del Pd, Esterino Montino. Per il primo l'ipotesi di un "governissimo" che vada dal Pd al Pdl è davvero «fuori luogo», anche perché «i romani come mostrato dai recenti sondaggi danno un'indicazione positiva dell'esperienza della giunta Alemanno. Ritengo dunque - dice Cutrufo - che Alemanno si debba ripresentare al giudizio dei romani e semmai dare più spazio, oltre che alle ipotesi, ai fatti che hanno caratterizzato la sua giunta. Proprio per questo trovo un po' fuori luogo ipotesi di un governissimo per Roma, in presenza di una candidatura già espressa nei fatti». Montino rivela un «no» secco e deciso «alle grandi ammucchiate. Zingaretti è l'uomo giusto per portare Roma fuori dal pantano in cui l'ha condotta Alemanno». L'idea della grande coalizione viene poi bocciata dai Verdi con Nando Bonessio e dall'IdV con Stefano Pedica. Eppure, chissà, a guadagnarci in termini elettorali potrebbero essere proprio loro. I partiti "minori" e ben caratterizzati sul territorio.

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