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La sfida del caro taxi. Alemanno: nessun regalo

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Dopoun'agonia durata praticamente due anni, la vertenza sul caro taxi sembra giungere all'atto finale. Sembra, perché quando si parla di auto bianche la storia capitolina invita alla prudenza. Il motivo di tanto ottimismo è dovuto al ricompattato fronte dei tassisti. Le ultime elezioni dell'Uritaxi (3570) che hanno riconfermato Loreno Bittarelli alla guida, hanno senza dubbio dato un aiuto sostanziale alla causa. Ma la causa di chi? La proposta uscita l'altra sera dalla commissione consultiva ha registrato comunque il voto contrario di Cgil e Federtaxi. Anche Assodemoscoop, pur non partecipando ai lavori, si è detta fermamente contraria alla delibera che avrebbe ciriticità dal punto di vista legislativo e di trasparenza. Affatto contenti i consumatori, a parte Codacons che ha siglato un'intesa di ferro proprio con Bittarelli, che non sono riusciti ad avere certezza delle uniche cose che chiedevano: ricevuta automatica e sconti. Su questi due aspetti infatti la confusione regna ancora sovrana. Un punto però è stato chiarito e certificato. L'aumento ci sarà. D'altra parte, al di là delle strumentalizzazioni politiche, la legge nazionale prevede l'adeguamento Istat, negato da anni alla categoria. E con l'aumento dei carburanti i 7.800 taxi della capitale rischiano grosso. Corse più care dunque per una media del 20 per cento. Da valutare poi l'applicazione delle tariffe che per l'ordinario diventano tre, a seconda del chilometraggio si va da 1,10 a 1,30 a 1,60. Scatto alla partenza, festivo e notturno aumentano di fatto di circa 20 centesimi, mentre le tariffe fisse vengono aumentate in tutti i sensi, di fatto ne vengono istituite 16. Da e per Fiumcino e Ciampino si passa rispettivamente da 40 a 48 (bagagli inclusi) e da 30 a 35. Invariata Civitavecchia a 120 euro. Introdotte poi le tratte fisse per e dagli areoporti alle stazioni Termini 48, Ostiense 45 e Tiburtina 55 se si tratta di Fiumicino, circa 5 euro da e per Ciampino. La delibera andrà al voto della giunta mercoledì. «Senza passaggio in assemblea capitolina - chiarisce il sindaco Alemanno - questa delibera è frutto di un lavoro tecnico che nasce dalla necessità di un adeguamento degli indici di inflazione. Non facciamo un regalo a nessuno, è solo un atto dovuto, necessario per trovare un equilibrio». L'opposizione però con Athos De Luca (Pd) già ha annunciato il ricorso, mentre la Federtaxi Cisal che ha votato contro considera la delibera «un regalo ai noleggiatori». La battaglia insomma ci sarà. Anche se dal momento della firma dell'esecutivo capitolino ci vorranno circa 30 giorni per l'entrata in vigore. A quel tempo, saranno già aumentati autobus e metro. Susanna Novelli

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