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Corsetti si arrende a tavolino selvaggio Basta rimozioni, intervenga il Comune

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Sos del minisindaco: «Stop a sprechi di soldi. Subito pene più severe»

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Ilpresidente Orlando Corsetti getta la spugna dopo l'ennesimo tentativo di ripristinare la legalità, durato appena un paio d'ore. Tolti i tavolini di un albergo in via Mario De' Fiori, rimessi appena il tempo di sostituirli. E non è la prima volta che accade visto che, su stessa ammissione di Corsetti, «le rimozioni che abbiamo effettuato in questi mesi sono finite per la maggior parte in questo modo». Stanco «di buttare dalla finestra i soldi dei contribuenti», il minisindaco ha dichiarato ieri la fine delle rimozioni, ma ha poi rilanciato, direttamente al sindaco, sulla questione sanzioni. Anche perché, e questo è l'altro ostacolo che ha sbarrato la strada delle rimozioni, l'Avvocatura del Comune, in risposta ad una richiesta di parere presentata dai vigili urbani del I gruppo, ha fatto sapere che in caso di recidiva di un esercente che ha un'osp abusiva, la procedura amministrativa che porta alla rimozione dei tavolini deve ricominciare dall'inizio. In poche parole, se un esercente rimette i tavolini fuori dopo il provvedimento di rimozione, deve ricevere il primo verbale dei vigili, poi il secondo e così via. «Praticamente è come se non fossimo mai intervenuti», incalza Corsetti. Che rilancia, però, in accordo con il Comitato dei Residenti Città Storica, presieduto da Roberto Tomassi, sul tema delle sanzioni. Bocciata infatti tempo fa dal Tar (sebbene non nel merito) l'ordinanza 128 di Alemanno che inaspriva il sistema sanzionatorio nei confronti degli esercenti abusivi, Corsetti ripropone lo stesso schema ricorrendo all'escamotage di un emendamento da inserire direttamente in bilancio, in modo che diventi subito norma. «Il sindaco non può dire di no per due ragioni – spiega il presidente del I Municipio – primo perché si è dichiarato più volte contrario alle occupazioni abusive. Poi perché quello che propongo è nient'altro ciò che aveva proposto lui in quella ordinanza». Vale a dire, in caso di osp totalmente abusiva, la multa di 500 euro e la chiusura dell'esercizio per 10 giorni. Per quelle parzialmente abusive, multe di diversa entità a seconda dello spazio occupato illegittimamente e la sospensione dell'osp da 5 a 15 giorni. Per formalizzare il tutto Corsetti ha inviato ieri pomeriggio una lettera con la proposta ad Alemanno e a tutti i capigruppo dei partiti in Comune nella quale sottolinea «che i tavolini all'aperto sono un vero e proprio servizio ai cittadini, ma questo non può giustificare chi, questo servizio, intende svolgerlo nel disprezzo delle regole». Da qui la richiesta di un incontro urgente al fine di trovare delle soluzioni condivise. Il minisindaco ha invitato poi anche le associazioni di categoria a prendere una posizione chiara sulla questione abusivi. «Non mi sembra di aver mai sentito nessuna gridare allo scandalo per il fatto che le rimozioni durano lo spazio di poche ore. Mi aspetterei, che lo facessero, perché gli abusivi creano un problema di concorrenza sleale verso gli esercenti che rispettano le regole e pagano i canoni per occupare».

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