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Centri commerciali, ecco la mappa dei nuovi giganti

Un centro commerciale

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Altri otto grandi centri commerciali stanno per fare il loro ingresso a Roma e andranno ad aggiungersi ai 26 già presenti. Si tratta di più di 130 mila metri quadrati di superficie destinata alla media e grande distribuzione, già contati nel nuovo Piano del commercio, che però non ha potuto fare altro che recepirli, visto che il loro iter è iniziato con la giunta Veltroni, che li ha autorizzati, e sta terminando proprio in questi giorni, sotto l'era Alemanno. Questione di due, tre anni, il tempo necessario per costruirli, e la città avrà altre grandi cattedrali del commercio sparse in tutto il quadrante, fatta eccezione per quello nord. Insisteranno nei quartieri Valle Aurelia, Selva Candida, Prenestina, Appia Nuova, Laurentina e San Basilio. La loro realizzazione ha già scatenato l'ira dei minisindaci, come nel caso di Valle Aurelia, nel XVIII Municipio, che il presidente Daniele Giannini ha definito «una follia», perché provocherebbe la moria dei negozi al dettaglio e avrebbe un impatto devastante sulla viabilità. Polemiche che non hanno comunque fermato l'iter di approvazione, giunto ormai alla fase finale. Le mega stutture vedono infatti conclusa la Conferenza dei Servizi che sancisce l'ok all'apertura. Solo per Valle Aurelia e La Rinascente in Centro ci vorrà qualche mese in più. Per il primo centro commerciale si è conclusa l'istruttoria interna, fase precedente alla Conferenza dei Servizi, per La Rinascente di via del Tritone l'istruttoria è ora sospesa in attesa del progetto di riconversione dell'immobile. Sulla Prenestina si prevede la nascita di due centri, di cui uno, più grande, di 13.820 mq, di cui 2.000 destinati al settore alimentare. La seconda, considerata invece grande struttura, occuperà 5.900 metri quadrati di superficie destinati soltanto al commerciale. Il più grande di questi centri, che ha avuto l'autorizzazione ad aprire, è previsto sulla Laurentina e conta 36.792,64 mq, di cui 32.652,64 dedicati al settore non alimentare. C'è da scommettere che la notizia di queste altre otto mega strutture che si accingono ad aprire i battenti, scatenerà ancora polemiche dei piccoli commercianti, che hanno dichiarato guerra al piano del commercio nella parte in cui prevede ulteriori aree su cui potranno sorgere altri centri commerciali nei prossimi anni. Un processo non certo veloce visto che si tratta al momento ancora solo di previsioni, ma comunque preoccupante per chi considera la grande distribuzione un pericolo per la piccola. «Lo abbiamo detto più volte e lo ripetiamo - chiosa Valter Giammaria, presidente della Confesercenti Provinciale - La Capitale non può più sopportare la presenza di altri centri commerciali, che cominciano ad essere anche loro in crisi». E nonostante l'apertura delle otto nuove strutture sia certa perché già autorizzata dalla precedente giunta di centro sinistra, le associazioni vorrebbero che il Campidoglio compiesse «un miracolo» facendo un passo indietro anche su quelle. «Spetta al Campidoglio trovare la soluzione - dice Giammaria - noi dobbiamo tutelare il nostro settore. Abbiamo organizzato un incontro sul problema del commercio domani al Tempio di Adriano al quale parteciperà anche il sindaco. Gli chiederemo un impegno preciso per evitare la costruzione di altri centri».

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