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Spending review e basta sprechi Così si può evitare la vendita Acea

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De Luca, Nanni e Masini si arrampicano sulle statue parlanti

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L'opposizionein Assemblea Capitolina non è disposta a fare sconti sulla vendita del 21% di Acea e passa al contrattacco. Pd, Udc e Lista civica Rutelli bocciano la manovra di Bilancio proposta dalla Giunta comunale e ne propongono una alternativa: tramite alienazioni di patrimonio non funzionale all'attività amministrativa, ristrutturazione del sistema tariffario e applicazione della spending review, sostengono, si possono incassare circa 430 milioni di euro, «il doppio dell'introito previsto da Alemanno nella delibera Holding e Acea». La proposta è stata presentata ieri mattina in via delle Vergini nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti, tra gli altri, i consiglieri comunali Umberto Marroni, capogruppo Pd, Francesco Smedile (Udc) e Gianluca Quadrana (Lista Civica Rutelli). «Sfidiamo il sindaco e l'assessore Lamanda, che sembrano chiusi in un surreale bunker, ad ascoltare ed esaminare le proposte messe in campo», hanno detto i consiglieri, sostenendo che «la Giunta Alemanno non può continuare a dire falsità affermando che dalle opposizioni arrivano solo proteste. Sono quindici giorni che stiamo elaborando e illustrando proposte concrete e chiediamo che siano valutate. Abbiamo dimostrato che intervenendo su tre macrocapitoli sono recuperabili ben 430 milioni di euro: dall'alienazione del patrimonio non funzionale all'attività dell'amministrazione attraverso procedure trasparenti e con il massimo rendimento economico per il Comune circa 270 milioni di euro; dalla revisione e ristrutturazione del sistema tariffario ben 120 milioni di euro, dallo spending review oltre 40 milioni di euro». Prosegue intanto la protesta dei consiglieri Pd Athos De Luca, Paolo Masini e Dario Nanni. Si sono letteralmente arrampicati sulle più famose statue parlanti di Roma e, muniti di cartelli e scotch, hanno ribadito le loro posizioni affiggendo dei cartelli sui monumenti. Così i consiglieri hanno protestato contro la privatizzazione di Acea. Sulle statue parlanti del Facchino di via Lata, di Pasquino, dell'abate Luigi e di Madama Lucrezia, per finire con il Marforio di piazza del Campidoglio, De Luca e Nanni hanno affisso cartelloni come «Alemanno scialacqua e Roma resta senz'acqua» e «Sindaco maramaldo vende l'acqua a saldo». Con loro anche l'attore e autore romano Tonino Tosto, che davanti alla statua di Pasquino ha recitato una poesia dedicata ad Alemanno. «La nostra è una battaglia molto popolare - ha spiegato De Luca - come dimostrano i moltissimi romani (oltre 1,2 milioni) che hanno votato contro la privatizzazione dell'acqua. Toccare l'Acea senza alcun motivo salvo quello di fare cassa è una cosa che i romani non capiscono». Dello stesso avviso Nanni: «Se Alemanno non tornerà sui suoi passi faremo un referendum consultivo». La protesta non è piaciuta però all'associazione abitanti centro storico: «In tanti anni mai nessuno del Campidoglio tra gli eletti che si sia accorto che a Roma esistevano le Statue Parlanti, restaurate grazie all'impegno dei cittadini. Si è tentato di diseducare chi le deturpava. Il gesto dei consiglieri ha segnato un passo negativo». Red. Cro.

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