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Il treno del mare terra di nessuno per i baby-bulli

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Sorpresisulla metro da un macchinista dell'Atac senza biglietto e denunciati con l'accusa di interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale. L'altra settimana sempre un minorenne, fermato da un controllore mentre tentava di scavalcare il tornello per viaggiare gratis, ha reagito picchiando l'uomo più grande di lui di vent'anni e mandandolo in ospedale con una prognosi di trenta giorni. Scenario di entrambi i fattacci, fatalità, la stazione Lido Centro. Da lì aveva tentato, pochi giorni fa, di prendere il trenino senza pagare il 17enne di Acilia. E dalla stessa fermata sono saliti, l'altro ieri pomeriggio, i tre ragazzini per tornarsene a Roma da «portoghesi». Un vociare sempre più petulante il loro fino a quando, all'altezza di Ostia Antica, un macchinista Atac in divisa ha deciso di intervenire prima invitandoli alla calma, poi chiedendo loro il titolo di viaggio. Quando l'uomo ha verificato che nessuno dei tre aveva con sé il biglietto, ha chiesto loro di scendere alla fermata successiva, Acilia, ma è stato insultato e minacciato. Provvidenziale l'intervento sul posto di una pattuglia dei carabinieri della stazione locale che, portati in caserma i tre per riaffidarli alle rispettive famiglie, ha placato anche gli animi dei pendolari inferociti. Per i più grandi è scattata la denuncia alla Procura del Tribunale per i Minorenni, mentre il loro amico piccolo da non essere imputabile è stato segnalato per gli stessi reati. Chissà se i genitori degli spavaldi «portoghesi» riserveranno la stessa esemplare punizione che un papà di Monza ha pensato per il figlio trasgressore. Appena finita la scuola – pagherà la sua multa da 250 euro pulendo i vagoni per una settimana. Silvia Mancinelli

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