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Romana Macinazione salva per un anno

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Dopouna lunga trattativa sindacale i licenziamenti si sono trasformati in cassa integrazione straordinaria e l'azienda, in crisi, potrà risparmiare». Lo riferisce il segretario della Fai Cisl di Roma Angelo Della Vecchia riferendosi alla Romana Macinazione, il mulino storico della rosetta di Roma a rischio chiusura. L'allarme era stato lanciato dagli stessi sindacati. «La proprietà ha deciso di ritirare la procedura di mobilità e optare per una molto meno invasiva procedura di cassa integrazione straordinaria per dodici mesi con rotazione del personale - afferma Della Vecchia in una nota congiunta con Luca Battistini, segretario generale della Flai-Cgil di Roma - Siamo soddisfatti di questo risultato anche perché, come avevamo detto dall'inizio della vertenza, non eravamo disposti a trattare con i licenziamenti sul tavolo. Ringraziamo i lavoratori - aggiungono - per la compattezza e il coraggio che hanno dimostrato, lottando fin dall'inizio attraverso scioperi e azioni di lotta sindacale per difendere i propri diritti. Il risultato raggiunto ha premiato la loro tenacia. La cassa integrazione sarà comunque un sacrificio per i lavoratori ma almeno in questo modo essi continueranno a lavorare e a produrre come hanno sempre fatto». «Per quel che ci riguarda - concludono i sindacalisti - continueremo a vigilare affinchè questo periodo di cassa integrazione possa servire a rilanciare uno dei mulini storici di Roma. Al contempo cercheremo di trovare una soluzione per fronteggiare il depauperamento che tutta la filiera della panificazione sta subendo sul territorio romano. Attendiamo che l'assessore Smeriglio, come promesso, ci convochi nei prossimi giorni per discutere con le parti datoriali e le istituzioni su queste problematiche».

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