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«Il primo giorno di apertura della nuova tangenziale ha coinciso con lo sciopero dei mezzi.

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Poi,già da sabato c'è stato un netto miglioramento». L'assessore capitolino ai Lavori pubblici, promuove la nuova tangenziale che è stata inaguarata venerdì scorso e che permette di tagliare tutto il quadrante compreso tra Portonaccio e Batteria Nomentana attraversando una galleria che passa proprio sotto alla ferrovia. Alcuni svincoli, però, sono ancora chiusi. Quando pensa che potranno aprire? «I principali sono stati aperti. Solo quello dello Sdo è di nostra competenza. Gli altri spettano a Ferrovie. Per quanto riguarda quello dello Sdo è normale che sia ancora chiuso, dal momento che il Sistema direzionale orientale (l'area che comprenderà anche un polo universitario, ndr) deve essere costruito. Quello di largo Camesena, invece, ha avuto un rallentamento per il ritrovamento di reperti archeologici. E quello di via Lanciani? «Su quello di largo Lanciani, invece, posso dire che molto probabilmente non sarà aperto. Il Municipio III ci ha detto che la vecchia tangenziale è sufficiente, potrebbe essere più utile non aprirlo». La rampa di uscita per la stazione Tiburtina, in direzione S. Giovanni, è stretto e provoca rallentamenti. Interverrete in qualche modo? «Quello è un punto delicato, ho subito segnalato il problema ai vigili. Abbiamo già potenziato la segnalatica per evitare che si formino ingorghi, dissuadendo chi vuole svoltare a sinistra e incalanando meglio il traffico verso la stazione. Nell'altro tratto, verso il Foro Italico, invece, l'uscita per la stazione sulla vecchia tangenziale verrà riaperta rimuovendo i new jersey. Ancora per un po' bisognerà fare 500 metri in più, proseguendo verso via Livorno e tornando indietro. Inoltre ho invitato Rfi ha inserire altri cartelli per rendere più chiare le indicazioni. Indicando anche le direzioni per il centro, per il Gra e per raggiungere la stazione. Ad esempio, il semplice logo che raffigura il treno sui binari non basta». Quando abbatterete la sopraelevata davanti alla stazione? «Abbiamo già 10 milioni per la demolizione dei due piloni più grandi. Il progetto deve essere approvato in conferenza dei servizi e dal Dipartimento VII, poi ci sarà la gara. I tempi dovrebbero coincidere con la fine della consiliatura, quindi il prossimo anno». Dar. Mar.

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