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Alemanno: corteo ideologico con pochi manifestanti

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Lasindacalista, che ha annunciato uno sciopero generale nelle prossime settimane, s'è scagliata contro il sindaco e i suoi divieti di fare i cortei. «Quando Alemanno dice che le manifestazioni bloccano Roma - spiega Camusso - noi rispondiamo che questa città ha bisogno di lavoratori che dicano che serve più equità e più lavoro. Un sindaco dovrebbe avere avere a cuore innanzitutto il benessere dei cittadini», è la prima delle tante frecce all'arco della leader Cgil. Che continua: «Non deve insultare chi manifesta e mettere divieti, perché un Paese democratico che vieta le manifestazioni mette su una brutta china. Se vuole essere sindaco della Capitale si prensa oneri e onori». Parlando dal palco di piazza Farnese la sindacalista è un fiume in piena contro il sindaco:« Dovrebbe domandarsi quali politiche può fare per questa città.Magari avrebbe altro di cui preoccuparsi: pensi che questi lavoratori vorrebbero dal sindaco risposte. La prossima volta dirà che non si può manifestare quando nevica». Parole che hanno echeggiato tra i palazzi del centro fino ad arrivare alle orecchie del sindaco, che dal Campidoglio ha lanciato la controffensiva: «Oggi la manifestazione della Cgil ha provocato limitati problemi al traffico essenzialmente perché i manifestanti erano meno di mille. Ma francamente non si capisce perché un numero così limitato di lavoratori e rappresentanti sindacali non potessero esprimere la loro protesta attraverso una manifestazione statica, senza pretendere di attraversare il centro di Roma. Al segretario Camusso rispondo che non ho volontà di entrare in conflitto con il suo sindacato, ma ho il dovere di difendere i romani», dice Alemanno che ritiene l'idea di tenere un corteo «è arcaica e influenzata da pregiudizi ideologici, come spesso lo sono anche le posizioni di Cgil». Il sindaco è costretto a rispondere alla Camusso anche sull'Imu. Per lei, Alemanno avrebbe dovuto abbassarne la percentuale. Risposta: «Camusso è male informata perché l'Imu che a Roma si pagherà per la prima casa non è il massimo ma il cinque per mille. Comunque questa situazione deriva dai tagli del governo».

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