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Sel chiede primarie subito

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E dice no al «modello Monti» Peciola: respinta al mittente l'ipotesi tecnica su Roma

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Coalizionicentriste, o candidati «tecnici» per appannare un percorso chiaramente politico, vengono respinti al mittente. A farlo è Sinistra Ecologia e Libertà che su Roma conta tre presidenti di Municipio e un bacino elettorale sul quale in molti, oggi, scommettono al rialzo. A spingere sull'acceleratore il consigliere provinciale del partito di Vendola, Gianluca Peciola, tra gli organizzatori ieri del convegno «Roma. Per Piacere. Sei idee per cambiare la città» al quale hanno partecipato tra gli altri l'assessore, Massimiliano Smeriglio e il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti. Un programma che va dalla mobilità sostenibile al riuso degli spazi urbani, sul quale ci sarà tempo e spazio per elaborarne i contenuti. Tempo che invece sta per scadere per quanto riguarda alleanze politiche e candidature. «Anche su Roma c'è un tentativo di applicare un modello neocentrista che non abbia radici ideologiche - dice Peciola - una sorta di "modello Monti" finalizzato a smontare il bipolarismo. In un momento in cui l'antipolitica sta prendendo sempre più corpo tra i cittadini occorre dare un segnale chiaro e netto che non può essere quello di generare "mostri tecnici" anche su Roma». La politica insomma c'è, esiste e deve avere un riscatto di orgoglio. «Il punto di partenza per noi è quello della classe dirigente - continua il consigliere Sel di Palazzo Valentini - occorre un rinnovamento concreto. I governi di prossimità, come i Municipi, vanno potenziati in un'ottica di vero decentramento metropolitano. Per questo però occorre una nuova classe dirigente, e noi abbiamo tanti giovani capaci ed esperti che possono dare credibilità alla politica e garantire quello scatto necessario per costruire nuovi rapporti all'interno del centrosinistra». Difficile dunque rivedere candidati alle rispettive presidenze, Sui Fantino (IX), Andrea Catarci (XI) e Sandro Medici (X). Il tutto nell'attesa di quella ridefinizione dei confini municipali che vedrà scendere il numero dei parlamentini da 19 a 15. I tempi però stringono, anche, o soprattutto, per le primarie. «Ancora non abbiamo sciolto la riserva su Zingaretti - ammette Peciola - anche perché ufficialmente non risulta ancora candidato. Il nostro auspicio è quello di un ampio dibattito e di grande partecipazione e di pensare anche alle primarie per i Municipi. Non possiamo non cogliere la scommessa della politica per la politica».

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