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Ancora un vigile urbano che respinge le accuse e un altro che invece preferisce non rispondere alle domande.

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Davantial pubblico ministero Laura Condemi si sono infatti seduti gli agenti della Polizia Roma Capitale Antonio De Stefanis e Gianpiero Capitani. Il primo si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre il collega ha deciso di affrontare l'interrogatorio, durante il quale avrebbe respinto tutte le accuse ipotizzate dalla procura. I due vigili urbani si trovano a piede libero poiché il giudice per le indagini preliminari Filippo Steidl ha respinto la misura cautelare in carcere, non concedendo neanche gli arresti domiciliari. Per quanto riguarda proprio la posizione degli altri tre indagati, i vigili urbani Duilio Valente e Giancarlo Vicari, oltre al geometra Francesco Belmonte, tutti ai domiciliari, il procuratore aggiunto Alberto Caperna e i pubblici ministeri Laura Condemi e Ilaria Calò, hanno espresso parere negativo alla loro scarcerazione. Contro la misura restrittiva, firmata lo scorso 4 aprile, hanno presentato istanza gli avvocati degli arrestati e sulla quale si deve pronunciare il gip. La procura, comunque, ha ipotizzato contro gli indagati, a seconda delle posizioni processuali, i reati di concussione, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, tentata concussione, omessa denuncia e sostituzione di persona. Al centro dell'inchiesta, l'esposto dei fratelli trasteverini Paolo e Silvio Bernabei, che hanno denunciato richieste di denaro da parte di alcune divise del primo Gruppo, e dei due architetti Alberto Lingria e Stefania Federici, mentre erano alle prese con lavori di ristrutturazione di un appartamento in via Natale del Grande. Già due giorni fa gli altri indagati sono stati interrogati e alcuni di loro hanno «scaricato» le responsabilità dei loro comportamenti sui rispettivi superiori oppure, come ieri De Stefanis, non hanno parlato con il gip durante l'interrogatorio di garanzia. Le indagini, comunque, non sono ancora terminate. Gli inquirenti hanno disposto una serie di accertamenti per verificare se anche altri vigili urbani abbiano avuto un ruolo in questo presunto giro di mazzette. E per fare chiarezza il prima possibile non è escluso che possa essere sentito come persona informata sui fatti anche il comandante della Polizia Roma Capitale Angelo Giuliani. Ma all'attenzione della procura c'è anche il furto con scasso messo a segno nel circolo sportivo dei vigili urbani, da dove sono stati fatti sparire quattro hard disk e due computer portatili.

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