Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Sarà il procuratore capo a indagare sulla Orlandi

default_image

  • a
  • a
  • a

Èquanto emerge da una nota firmata dallo stesso Pignatone. «Le dichiarazioni e le valutazioni sul procedimento per la scomparsa di Emanuela Orlandi attribuite da alcuni organi di informazione ad anonimi "inquirenti della procura di Roma" non esprimono la posizione dell'Ufficio. Ogni ulteriore iniziativa di indagine nel procedimento suddetto sarà diretta e coordinata dal procuratore della Repubblica che ha assunto la responsabilità della Direzione Distrettuale Antimafia». Insomma, la vicenda giudiziaria considerata tra uno dei cold case più difficili da risolvere ha fatto scendere in campo anche il neo numero uno della procura della Capitale e ha fatto «mischiare le carte» tra gli inquirenti che fino ad oggi avevano tentato di trovare la verità e scoprire così dopo decenni dove è finita la ragazzina di 15 anni e chi possa aver contribuito a farla sparire nel nulla. «Silenzi e omissioni hanno accompagnato per quasi trenta anni la tragica scomparsa di Emanuela Orlandi. Complotti e misteri che legano il capo della banda della Magliana alla scomparsa di Emanuela Orlandi. Le ambiguità svelate dalle precisazioni del ministro dell'Interno su una sepoltura scomoda in un luogo per anni, e a torto, ritenuto extraterritoriale. Ombre che investono anche l'avvenuta autorizzazione data dal Comune di Roma alla traslazione della salma del boss De Pedis dal cimitero del Verano alla Basilica di Sant'Apollinare. Un'autorizzazione necessaria e disconosciuta dall'allora Sindaco Carraro». È quanto dichiarato dal consigliere del Comune di Roma Dario Nanni (Pd). «C'è nè in abbondanza - ha proseguito Nanni - per avviare una doverosa operazione di trasparenza a partire dall'amministrazione comunale. Chi ha dato quel permesso a una sepoltura tanto scomoda?». Intanto il rettore della Basilica di Sant'Apollinare, padre Pedro Huidobro, due giorni fa ha dichiarato: «Se l'autorità ecclesiastica e civile, con la famiglia De Pedis, decide di trasferire la tomba di Enrico De Pedis, le porte della Basilica sono aperte».

Dai blog