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Benzina, manomessi 22 distributori. Otto denunciati

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Automobilista al self service di un distributore di benzina

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I finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno scoperto une frode nell'erogazione di carburante da parte di alcuni distributori stradali, perpetrata attraverso la manomissione di pistole e colonnine di erogazione: le Fiamme gialle hanno sequestrato 22 colonnine e 52 pistole erogatrici e accertato la vendita "in nero" di oltre 110.000 litri fra benzina e gasolio. Otto le persone denunciate. La frode ai danni dell'Erario e degli automobilisti veniva realizzata con la manomissione di pistole e colonnine di erogazione di carburante in alcuni impianti di distribuzione stradale nella capitale. I militari del Nucleo di Polizia Tributaria si sono insospettiti per lo strano comportamento tenuto dai dipendenti di un grande distributore di carburanti del Grande Raccordo Anulare, che indirizzavano gli automobilisti intenzionati a pagare in contanti verso uno dei tanti erogatori dell'impianto che veniva riaperto e chiuso, a seconda delle richieste di rifornimento. Dopo aver notato nel corso degli appostamenti che sull'erogatore venivano eseguiti ripetutamente interventi di manutenzione tecnica, i militari hanno deciso di entrare in azione accertando che gli appositi sigilli della Camera di Commercio erano stati manomessi, al fine di modificare artatamente i valori del contalitri installato nella colonnina. Secondo i piani degli autori della frode, il pagamento del carburante in contanti da parte degli utenti avrebbe evitato di lasciare tracce sospette sui conti correnti dell'impresa. Le indagini si sono successivamente allargate ai tabulati telefonici delle utenze in uso ai tecnici, il cui esame ha evidenziato numerose telefonate fra gli stessi e i gestori di molteplici punti vendita di carburanti di Roma e di altre province del Lazio. I finanzieri hanno così esteso i controlli a settantacinque impianti di distribuzione stradali di carburante che hanno portato al bilancio finale delle otto persone denunciate, tra cui sei gestori e due tecnici manutentori che dovranno rispondere per i reati di uso di misure o pesi con falsa impronta, frode nell'esercizio del commercio e appropriazione indebita. Dall'inizio del 2012, in tutta la provincia, i Reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Roma hanno sottoposto ad attività ispettive circa duecento impianti di distribuzione stradale di carburante. Numerosi i i casi di irregolarità riscontrati: dall'alterazione degli apparecchi di erogazione all'assenza dei prezzi esposti sulla carreggiata; dalla difformità tra i prezzi di vendita esposti al pubblico e quelli praticati al pubblico alle differenze tra le giacenze effettive e quelle risultanti dalla contabilità.

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