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Artisti di strada tra diritti e doveri

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Edividere. Si tratta degli artisti di strada, finiti nel mirino del decoro urbano. A ragione e a torto. La presenza di giocolieri, saltimbanchi, suonatori, mimi, poeti, ballerini e chiunque abbia fantasia e un pizzico di talento non è di per sé "indecorosa". Anzi. Rallegrano angoli di strada e attimi di vita. Non a caso si trovano in ogni anoglo del mondo. Un esempio per tutti, le ramblas di Barcellona o Madrid, dove è un pullolare di colori, suoni e allegria. Bene dunque anche la protesta di ieri di decine di artisti di strada che contestano le nuove regole ancora prima di essere approvate e dunque, nell'eventualità, anche emendate. Il troppo però storpia. Sempre e comunque. Anche se mimi, suonatori, giocolieri rappresentano sempre quel lato un po' burlesco e zingaro di ognuno di noi, ovvero di un senso di libertà spesso sconosciuto, dall'altra parte non è possibile che aree storiche e archeologiche di assoluta bellezza e importanza vengano prese d'assalto. Non si tratta infatti di un suonatore che fa da sottofondo a una cena romantica, o di un mimo sui Fori Imperiali che spezza il tempo tra passato e presente. Si tratta di dieci suonatori che si alternano nel giro di un paio d'ore, di decine di mimi che si schierano uno accanto all'altro, di fatto "scomparendo". Le regole che vorrebbe imporre il Campidoglio prevedono sostanzialmente che in alcune piazze di pregio, come piazza Navona, piazza di Spagna, Castel Sant'Angelo, piazza Trilussa, piazza di Pietra, gli artisti di strada abbiano postazioni fisse e per un periodo di tempo limitato a due ore. Per il resto della Capitale, resteranno invece in vigore le regole attuali: divieto di esibizione in prossimità di luoghi di culto, a ridosso di scuole e ospedali, di beni artistici e monumentali e nei vicoli di larghezza inferiore a tre metri. Una limitazione che creerà più di un problema a livello di concorrenza. Chi deciderà chi andrà in quella postazione o in quell'altra? Non solo. Le esibizioni dovranno svolgersi all'interno di alcune fasce orarie e cioè dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 nel periodo che va da ottobre a marzo e dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 23 da aprile a settembre. Chi non rispetterà le regole contenute nel regolamento si vedrà recapitare una multa che può variare da 80 a 500 euro. Ma quanto si deve suonare per guadagnare 500 euro? Importi così alti possono garantire l'evasione totale di una sanzione che, se prevista, dovrebbe essere anche pagata. Sus. Nov.

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