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La replica di Clini non s'è fatta attendere.

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«Airomani pare ambizioso l'obiettivo di superare Milano o di raggiungere la raccolta differenziata di ogni grande città europea», ha altrettanto provocatoriamente replicato il ministro, rispondendo così alla Polverini e al prefetto Pecoraro. L'obiettivo del ministero è portare Roma al 50% di raccolta differenziata nel triennio 2012-2014, seguendo l'esempio di Salerno dove «in un anno è passata dal 14% al 50%. Per Pecoraro e Polverini è un obiettivo ambizioso. E per i romani?». Per superare l'emergenza rifiuti nella Capitale il ministro ha convocato tre riunioni il 4, il 5 e il 12 aprile finalizzate all'attuazione del «Programma Straordinario per Roma» (differenziata, efficienza degli impianti Tmb e individuazione della nuova discarica). Nell'ultimo incontro del 12 verrà scelto il sito per la gestione transitoria e quello per il conferimento a regime (2014) di non oltre il 20% dei rifiuti trattati. L'incremento della differenziata, secondo il ministero, è la «strada prioritaria per evitare l'emergenza». Inoltre il ministro ha ribadito il «no a deroghe ai vincoli ambientali». Il 50% di differenziata per il ministero è «un obiettivo più modesto rispetto alla normativa nazionale (legge 296/2006), che prevede che entro la fine del 2012 deve essere raggiunto l'obiettivo del 65% di raccolta differenziata, alla direttiva europea (2008/98) e al Piano rifiuti della Regione Lazio del 18 gennaio 2012 che conferma gli obiettivi della legge nazionale». La Polverini in ogni caso non ha fatto passare sotto silenzio la replica del ministro: «Non voglio fare polemica, ma risolvere i problemi: tuttavia le dimensioni e i numeri di Roma sono importanti. Peraltro in altre città si è cominciato molto prima con la differenziata. Sono molto serena, io ho fatto il mio lavoro. In due anni ho fatto quello che non è stato fatto negli ultimi otto rispetto al Piano rifiuti, e negli ultimi 30 anni per quanto riguarda Malagrotta. Clini, spero e ne sono convinta darà una risposta per aiutarci a superare il problema. Non sono stata critica nei suoi confronti: ho detto quello che pensavo rispetto a una prima analisi. Ho detto che c'è la necessità di un sito che, anche se provvisorio, è necessario». Poi una frecciata a Zingaretti: «Il mio lavoro l'ho fatto. Il ministro si è appellato alla Provincia, che però, siccome Roma ha avuto sempre molta confidenza con il numero sette e mai con il numero otto l'ottavo sito non è arrivato...». Anche il sindaco Alemanno ha invitato Clini a decidere: «Credo che la Polverini abbia ragione quando sottolinea la necessità di indicare l'alternativa: non basta dire che i siti proposti dalla Regione, e valutati dal prefetto, non vanno bene. Prima di valutare la scelta migliore da fare bisogna vedere quali sono le proposte del ministero». «Sono molto sorpreso che ci sia tanta polemica, sono storie di altri tempi - ha detto in serata il ministro da Parigi - Esporci al rischio di sentirci dire che nella Capitale d'Italia non si sia in grado di applicare le leggi italiane e le normative Ue è un rischio grave. Stiamo lavorando con molta calma per trovare una soluzione». Roma ha già ricevuto nel 2007 una multa dall'Ue ed è dal 2011 oggetto di «una grave procedura di infrazione». Proprio a Parigi, a margine del vertice Ocse, Clini ha incontrato il commissario europeo dell'Ambiente, Janez Potocnik, con il quale ha avviato una consultazione sulla situazione dei rifiuti di Roma e del Lazio. La via maestra resta l'incremento della differenziata, visto che «la discarica di Malagrotta avrebbe già dovuto essere chiusa» e che «le direttive Ue e le norme nazionali prevedono che la discarica debba essere una soluzione residuale del ciclo di gestione dei rifiuti». Una posizione che trova il plauso i Enrico Gasbarra ed Esterino Montino (Pd), che definiscono il Piano di Clini «la strada maestra» per evitare l'emergenza: «Da parte del governo c'è grande assunzione di responsabilità e operatività. Non c'è spazio per una nuova megadiscarica dove versare il tal quale, perché è illegale. Occorre far funzionare gli impianti e investire sulla differenziata. È singolare che la Polverini e Alemanno dicano che l'obiettivo del 50% nel 2014 è troppo ambizioso, visto che nel Piano rifiuti della Regione è scritto che nel 2011 si arrivi al 60 e nel 2012 al 65%. Il piano e le iniziative del ministro Clini hanno tutto il nostro convinto sostegno». La linea della differenziata è condivisa dal capogruppo Fli alla Pisana Francesco Pasquali e dal capogruppo IdV Vincenzo Maruccio.

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