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Nel '96 assegnate 63 aree.Ne funzionano 16

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Nascevanocosì i «Punti Verde Qualità». La durata della concessione è di 33 anni e una regola, mai attuata, ne imponeva la revoca dopo tre mesi di morosità del gestore. E invece, solo nel 2011 il Comune di Roma ha sborsato 11 milioni per pagare la Banca di Credito Cooperativo di Roma a titolo di rimborso mutui per società che hanno gestito la realizzazione di PVQ e non hanno onorato i propri impegni. Nel 1999 poi si portò la quota a garanzia del Campidoglio al 95% del finanziamento di ogni singolo progetto. Si stima che dal 96' ad oggi il Campidoglio avrebbe firmato fidejussioni per 400 milioni di euro. Dei 75 punti verde qualità individuati dall'allora amministrazione Rutelli, solo 63 vennero messi a bando e di questi solo 16 sono attualmente funzionanti, dieci sono in via di realizzazione, 16 in fase di progettazione e 20 risultano invece bloccati da vincoli archeologici o per opposizione dei comitati di quartiere. Difende il progetto l'ex direttore del Dipartimento Ambiente, Stefano Mastrangelo, ideatore dei Punti Verde Qualità: «I punti verde sono stati un meccanismo unico e innovativo che ha permesso di riqualificare il verde a Roma. Oggi tutto questo non può essere infangato da parte di speculatori e incompententi che hanno lucrato sul progetto e di amministratori che non hanno controllato la sua corretta gestione». Di progetto gestito male parla anche l'ex assessore della giunta Alemanno, Fabio De Lillo: «I Punti Verde Qualità, erano un'ottima idea che però è stata gestita male, tanto male che qualcuno ne avrà approfittato, il fatto che si potessero mettere beni strumentali come ad esempio gli attrezzi, e non solo i lavori, nella nota spese avrà fatto si che qualcuno ne abbia approfittato per gonfiare i prezzi. Non c'erano paletti. Ma tutto questo risale a tanti anni fa, all'amministrazione Rutelli». L'esposto dell'ottobre del 2010 da parte del consigliere regionale del Pd, Enzo Foschi, al di là delle strumentalizzazioni di parte, ha innescato un'attenta verifica da parte dell'amministrazione. Il 2 novembre del 2010 infatti con un'apposita ordinanza veniva istituita una commissione tecnica per il monitoraggio del programma Punti Verde Qualità. La relazione della commissione venne poi inviata direttamente alla Procura della Repubblica nell'aprile 2011. Poi sei revoche o annullamento di concessioni. «L'inchiesta nasce da una nostra denuncia - dice il sindaco Alemanno - e ringrazio sia il Dipartimento Ambiente che ha denunciato i fatti e ha provocato l'inchiesta, sia la Guardia di Finanza che ha operato in maniera molto attenta e con buoni risultati. Saremo comunque inflessibili nel fare luce sulla vicenda e aiuteremo gli inquirenti». Basterà a placare polemiche e veleni? Sus. Nov.

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