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Agenti trasferiti, indagato Giuliani

Il comandante dei vigili Giuliani

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Un'altra tegola giudiziaria si è abbattuta sul Corpo della Polizia Roma Capitale. Il comandante Angelo Giuliani è stato iscritto sul registro degli indagati con l'accusa di abuso d'ufficio. Non si tratta dell'inchiesta sulle presunte mazzette ai vigili urbani, ma di un procedimento penale che è stato aperto su una serie di avvicendamenti che risalgono a nove mesi fa effettuati all'interno del Gpit, il Gruppo pronto intervento traffico, comandato da Massimo Fanelli. Sarebbero stati due agenti della Municipale a puntare il dito contro il numero uno della Polizia, contestando la decisione che è stata presa nei loro confronti: le indagini sono state affidate al pubblico ministero Roberto Felici. «È un atto dovuto - ha spiegato lo stesso comandante Giuliani - le rotazioni sono il lavoro che devo fare, è quello che ora mi chiedono». Nel corso dei numerosi incontri che Giuliani ha avuto in questi giorni con il sindaco Gianni Alemanno è stato infatti stabilito proprio questo principio per «ristrutturare» il Corpo. «Al comandante - ha detto due giorni fa il primo cittadino - è stato dato un ben preciso mandato di rivisitare complessivamente la struttura del Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale». Quello dei trasferimenti degli agenti è un aspetto che comunque è stato preso in esame anche dai magistrati che invece si occupano dell'inchiesta sulle presunte tangenti che cinque vigili urbani e un tecnico avrebbero ricevuto da commercianti e imprenditori soprattutto del quartiere Trastevere. Una settimana fa è stato ascoltato nel palazzo di Giustizia, come persona informata sui fatti, il comandante del primo Gruppo Stefano Napoli proprio su una trentina di avvicendamenti. In quell'occasione Napoli spiegò che si trattò di turn over per anzianità e perché necessario considerata la delicatezza del settore dove svolgevano il loro incarico. Sempre all'attenzione del procuratore aggiunto Alberto Caperna e dei pm Laura Condemi e Ilaria Calò c'è un altro filone d'inchiesta, che fa riferimento al mercato nero di licenze nel centro storico. A tal proposito i finanzieri del Comando provinciale avebbero avviato accertamenti fiscali su chi ha acquistato licenze pagando presumibilmente il 20% regolarmente e il resto in nero. Racket che è stato denunciato dal presidente del primo Municipio Orlando Corsetti sulla base del racconto dell'imprenditore Vincenzo Conticello, che ha aperto un ristorante in piazza della Torretta. Oggi, intanto, da una parte i pm stabiliranno il calendario degli interrogatori, dall'altra ci sarà l'incontro tra il prefetto Giuseppe Pecoraro, il sindaco Alemanno e le associazioni di commercianti. Summit chiesto dallo stesso primo cittadino in seguito all'inchiesta sulle presunte mazzette ai vigili per verificare lo stato effettivo della situazione e indicare le iniziative da intraprendere per contrastare qualsiasi fenomeno di questo tipo.

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