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Ristoratore in crisi spara in garage al commercialista

carabinieri

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La crisi economica lo aveva lasciato al verde ed era stanco delle promesse inutili e dei continui raggiri, per i quali aveva perso tutto, anche l'attività commerciale. E ha deciso di punire il suo presunto truffatore ferendolo con un colpo di pistola. Ennesima aggressione a suon di proiettili a Roma dove un commercialista di 67 anni, R.S., è stato ferito da un ex commerciante di 54 anni, Vittorio Volpini, che gli ha sparato al piede. Dopo qualche ora l'uomo si è costituito ai carabinieri di Civitavecchia, confessando tutto. È stato arrestato per detenzione abusiva di arma ed è stato denunciato per lesioni al professionista. La vittima, finita in ospedale, aveva raccontato ai sanitari del Fatebenefratelli di essere stato rapinato. Una balla. Il 67enne, che ha alcuni precedenti per truffa ed emissione di fatture false, era stato raggiunto intorno alle 10 in via di Vigna Pia, in zona Portuense, nei pressi di un garage, dall'ex commerciante che gli ha sparato puntando verso il basso e colpendo il piede. Un gesto mosso dalla rabbia e dalla disperazione, così come ha raccontato poi ai carabinieri l'aggressore. Non era la prima volta che veniva raggirato dal commercialista. Il 54enne, originario di Ladispoli, località sul litorale a nord della Capitale, in passato titolare di un ristorante e poi di una pizzeria, aveva dovuto chiudere entrambe le attività commerciali. L'ultima promessa era una somma di denaro, per la quale l'ex commerciante aveva preso impegni economici. Ma quando ha capito che i soldi non sarebbero mai arrivati ha impugnato una pistola e ha sparato. L'arma è stata sequestrata dai carabinieri che ora stanno indagando per risalire a chi ha procurato la pistola all'ex commerciante. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno che, a fronte di alcune notizie diffuse su alcuni media che parlavano dell'ennesima rapina nella Capitale, ha precisato sulla sua bacheca di Facebook che «è chiaro che si tratta di un fatto che, benché grave, non può essere ascritto al traffico di armi, alla droga, alle bande o alla criminalità organizzata. Quando il ministro dell'Interno Cancellieri sostiene che a Roma la situazione è sotto controllo - ha concluso Alemanno - non significa che tutto è risolto. La sfida con la criminalità non va nè strumentalizzata nè sottovalutata. I polveroni mediatici come quelli prettamente politici non servono né a sconfiggere la criminalità né ai cittadini». In questi giorni, la polemica politica sul tema della sicurezza a Roma è stata tenuta viva dagli episodi violenti che si sono verificati uno dopo l'altro. Il 22 febbraio l'omicidio a Montespaccato di Marco Zioni, 37 anni, ferito a morte durante una lite per un bimbo conteso di dieci mesi tra la sua famiglia (della mamma Gioia) e quella del padre, Marco Lo Pinto. la discussione è finita nel sangue, con un colpo di pistola (l'assassino è da identificare) che si è conficcato nel petto del povero Zioni. I carabinieri hanno indagato uno dei oresenti all'incontro-scontro e stanno aancora ricercando quattro persone. Il 24 del mese, è stata la voalta del ritrovamento del cadavere del peruviano Arturo Campos Taipe, 55 anni: il corpo avevana le mani legate da un asciugamano, il capuccio della felpa tirato su e rivoli di sangue da naso e bocca.

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