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La talpa perfora il «muro» di piazzale Jonio

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Pronto il tratto Bologna-Conca d'Oro, entro due mesi l'apertura. In arrivo 15 nuovi treni

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Alritmo di dieci metri al giorno ha percorso più di 900 metri a 35 di profondità. Ieri mattina alle 10 ha sfondato l'ultima barriera entrando in quello che sarà il nuovo capolinea della metro B1 di piazzale Jonio (la stazione sarà pronta entro dicembre, al massimo gennaio prossimo). I lavori di questa linea vedono la fine all'orizzonte. Il tracciato, circa cinque chilometri, prevede quattro nuove stazioni che si incontrano partendo da piazza Bologna. Le prime tre, già ultimate, sono Annibaliano, Libia/Gondar e Conca d'Oro. Entro due mesi saranno inaugurate, assicurano il Campidoglio e la Salini costruzioni che ha realizzato l'opera. I lavori sono terminati a dicembre, manca solo il collaudo finale della commissione del ministero dei Trasporti con le prove tecniche, la messa in servizio dei treni e l'attivazione dei i sistemi tecnologici. Poi, a fine anno, verrà ultimato anche il secondo tratto, da Conca d'Oro a piazzale Jonio, dove la talpa ha appena fatto il suo ingresso. Ieri mattina un centinaio di operai e dirigenti hanno brindato all'ultimazione del tunnel che parte da Conca d'Oro e termina sotto piazzale Jonio. Quando la talpa (ribattezzata «Nannarella» in onore di Anna Magnani) ha perforato il muro in calcestruzzo spesso due metri c'è stata un'autentica ovazione. Una densa nube si è sollevata in aria e, tra la coltre di fumo, è spuntata la grande ruota d'acciaio del diametro di dieci metri. La parete è crollata come fosse cartongesso e dalle crepe sono spuntati gli operai festanti che guidavano la macchina perforante. La maxiscavatrice era partita a novembre scorso. La sua peculiarità non è solo l'essersi aperta un varco nelle viscere della terra. La macchina, infatti, effettua l'escavazione ma, allo stesso tempo, riveste la galleria con degli enormi anelli in cemento armato che blindano la volta. In pratica, sono due azioni in una: con una mano buca la terra, con l'altra pone le fondamenta. La talpa è lunga 70 metri (la punta ruotante una quindicina) e pesa 1.700 tonnellate. «Su questa macchina hanno lavorato ininterrottamente 27 persone divise in tre turni - spiega Alberto Liberatori, geologo di Salini - A questo punto la talpa completerà il suo tragitto realizzando il tronchino che sarà utilizzato per lo stazionamento dei treni quando il capolinea della B1 sarà portato qui a piazzale Jonio». Un capolinea comunque provvisorio, dal momento che il tracciato del prolungamento fino a Bufalotta (con due fermate intermedie: Vigne Nuove e Mosca). «Aspettiamo di completare il bando per avere la copertura e poter andare in avviso pubblico», spiega Aurigemma. La nuova linea B1, poi, potrà contare su quindici treni in più che arriveranno nel 2013. Ne passerà uno ogni 6 minuti circa. Il responsabile per la metro B1 per Roma Metropolitane, Piero Lattanzi ricorda che «è stato possibile costruire questa linea grazie a 750 milioni di finanziamento (530 per il tratto Bologna-Conca d'Oro divisi a metà tra Stato e Campidoglio, 220 per la parte finale tutti comunali). Ha la capacità di accogliere 25mila passeggeri l'ora per un bacino di utenza di 300.000 persone». Nel primo tratto la metropolitana viaggerà in due distinte gallerie per senso di marcia. A Gondar sono posizionate una sopra all'altra. A Conca d'Oro viaggiano parallele. Il secondo tratto, fino a piazzale Jonio, invece, ha un singolo tunnel con due binari affiancati. A questo punto, non resta che aspettare di poter salire sui treni.

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