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Altra mannaia sui tavolini in Centro

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Veto della Sovrintendenza in piazza della Cancelleria e della Maddalena

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Esugli esercizi pubblici si abbatte una nuova mannaia, tra occupazioni di suolo pubblico (osp) che saltano e altre che restano ma che vengono notevolmente ridimensionate. La causa? Contrasto col codice della strada o presenza di edifici vincolati o, ancora, perché rientrano nel cono di visuale di palazzi storici. Come nel caso di piazza della Cancelleria. Per alcune delle osp presenti scatta il veto della Sovrintendenza. Entrano nel cono di visuale di palazzo della Cancelleria ed erano state rilasciate, dicono dal I Municipio, in contrasto con il codice della strada. Via definitivo per queste osp, nel senso che non se ne potranno mai più autorizzare altre, in via dei Banchi Vecchi e in via dei Banchi Nuovi, che diventano piani zero, per la presenza, anche in questo caso, di numerosi edifici vincolati. Così come piani zero diventano anche via della Fossa, per insufficienza della carreggiata, e vicolo delle Grotte. In piazza della Maddalena, invece, la presenza di edifici di pregio architettonico fa scattare il ridimensionamento delle osp autorizzate, che però vengono staccate dagli edifici di circa un metro. Proprio come accadrà per l'unica occupazione presente in via San Paolo alla Regola, poco distante da Palazzo Farnese: riconfermata ma ridotta e staccata di un metro dall'edificio presente sulla piazza, anch'esso vincolato. Quando la causa non sono i vincoli architettonici, ci pensa il codice della strada a far saltare tavolini e sedie all'aperto. In via del Biscione su tre autorizzate esistenti una non è più prevista e le altre due vengono ridimensionate. La via è pedonale, anche se in realtà sono autorizzati ad accedere i mezzi dell'Ama, i residenti, e il carico e scarico merci. È quindi transitabile nei due sensi di marcia, per questo motivo il codice della strada dice che bisogna lasciare le due corsi libere per il passaggio dei veicoli e uno spazio per i pedoni. Ad oggi, con le osp così come sono, queste condizioni non sono assicurate. A piazza del Biscione, invece, le tre osp presenti restano ma sempre ridotte. A via del Corallo i locali all'aperto sono due: una viene riconfermata così com'è, per l'altra, invece, nulla da fare, viene revocata per insufficienza della carreggiata il cui spazio deve essere di 4,50 metri. Altro caso, quello di via della Panetteria: è presente una osp all'interno di una rientranza della via che viene ridimensionata, anche in questo caso per insufficienza della carreggiata. In via del Lavatore, invece, spariscono quelle osp che ricadono in divieto di sosta e di fermata, nonostante siano state autorizzate e rilasciate in passato in presenza di quegli stessi divieti. Le altre vengono riconfermate ma ridotte per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso. Infine c'è il caso di via Salvi. Ancora due occupazioni, entrambe ridimensionate. Il motivo? Insistono sul marciapiede che è l'unico spazio utile per il passaggio dei pedoni. Questi 13 piani, che sono al vaglio delle Commissioni preposte, dopo essere stati visionati dai residenti e dai commercianti per permettere eventuali osservazioni, si aggiungerebbero, una volta approvati dal Municipio, ai 37 già esistenti, per un totale di 50 piani su 137 previsti. Fondamentale per Nathalie Naim, capogruppo dei verdi in I Municipio, che ha portato nel 2009 in Municipio la delibera sui pmo, «è accelerare l'iter di approvazione dei piani, dato che manca un anno alla fine della consiliatura».

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