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Un giorno in attesa del chirurgo

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Ècapitato a un quarantenne che dopo un incidente è stato portato al policlinico di Tor Vergata. Non riuscendo a farsi fare la visita conclusiva da un neurochirurgo, è rimasto piantato nella struttura ospedaliera passando la notte sulle sedie della sala d'aspetto con il collo bloccato da un collare e li è rimasto fino al pomeriggio inoltrato del giorno dopo. Il viaggio de Il Tempo nei pronto soccorso degli ospedali Pertini e Tor Vergata è iniziato nel primo pomeriggio di ieri. Nella struttura di via Monti Tiburtini, alle 15, la situazione era sotto controllo: una decina di persone aspettavano nella sala d'attesa con i rispettivi accompagnatori. Solo in un caso i parenti di un'anziana, ricoverata per insufficienza respiratoria, lamentavano che dal mattino non si trovava un letto disponibile in reparto. Diversa e convulsa la situazione al policlinico di Tor Vergata che deve assorbire utenti in arrivo anche dai Castelli. Nelle corsie del pronto soccorso tanti pazienti in attesa e un caso eclatante. «Ho avuto un incidente sul Gra venerdì pomeriggio verso le 18 - racconta un uomo accompagnato da moglie e genitori - Sono stato portato qui ed è iniziata un'attesa snervante». Non sarà forse un record ma ieri, a 24 ore dal ricovero, il quarantenne era ancora in sala d'aspetto. «In passato qui mi hanno già operato al collo per un incidente e mi applicarono una protesi. Per questo ho bisogno di un controllo d'urgenza. Dalle 18 e 30, quando sono arrivato, sono riuscito a farmi visitare da un ortopedico 5 ore dopo il mio arrivo». La visita è avvenuta all'una della notte fra venerdì e sabato e gli è stato risocntrato uno scivolamento di due vertebre già registrato in passato.Per questo serve il parere di un neurochirurgo. Per l'intera mattinata e il pomeriggio di sabato, lo specialista di turno per reperibilità non era disponibile: gli operatori ripetevano che era in sala operatoria. Alle 18 di ieri l'infortunato attendeva ancora la fine del suo calvario. Giuseppe Grifeo

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