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Congresso romano. Pdl in movimento

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Congressiche sono stati rinviati a fine marzo. «Il coraggio di cambiare», questo è il tema del primo evento pubblico di chi propone una vera stagione di rinnovamento del Pdl. Martedì, alle officine Centrale Montemartini, in via Ostiense, interverranno, Franco Frattini, Stefano De Lillo, Mario Baccini, Massimiliano Maselli, Alessandro Vannini, Antonello Aurigemma, Giovanni Quarzo e il capogruppo Pdl in Campidoglio Luca Gramazio. Un passo importante, se non decisivo, destinato a risvegliare le "anime ribelli" del partito, quelle che prima di sancire a occhi chiusi accordi che cadono dall'alto, vorrebbero quanto meno aprire un confronto interno sulle cose fatte e su quelle da fare. Sembra poca cosa, ma non lo è. Il partito che governa la Capitale e la Regione non può più permettersi una presenza fiacca e pilotata troppo spesso dagli attacchi del Pd, che non da riflessioni, proposte, presenza sul territorio. L'assenza del partito e di una classe dirigente che non si limiti ai vertici istituzionali sta creando una distanza con l'elettorato di centrodestra da dovrà fare i conti con le urne. Per questo il «coraggio di cambiare» come si "firma" il nuovo movimento interno al Pdl, inizia a spaventare chi pensava che l'accordo sui congressi era già cosa fatta. Sammarco al romano, Scurria (ovvero l'area rampelliana) alla Provincia e un regionale da concordare con il segretario Alfano in area Alemanno. A rompere le uova nel paniere non solo la governatrice Polverini che chiede una "quota" anche per sé ma soprattutto il movimento che viene dalla base. Lo scontro ci sarà. Venga dall'alto o dal basso, comunque ci sarà.Sus.Nov.

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