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Testaccio rinasce Apertura il 28 marzo

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I primi operatori firmano con la nuova proprietà

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Èquello di Testaccio. Il 24 marzo chiuderà. Quattro giorni dopo, il 28, verrà aperta la nuova struttura coperta in via Galvani che accoglierà i 103 operatori. Dopo un tira e molla andato avanti per mesi adesso ci siamo. Lo storico mercato rionale potrà dire per sempre addio ai vecchi banchi che cadono a pezzi con carenze igienico sanitarie più volte segnalate (manca anche l'acqua corrente). L'attesa è stata lunga. La data di inagurazione è prima slittata per la scoperta di alcuni reperti archeologici, poi per una dura trattativa tra operatori e proprietà (la società Cogeim) sul canone da versare. Il costo sarà di 0,63 centesimi al giorno al metro quadro per banco anziché 0,44 (il prezzo attuale pagato al Comune). A sbloccare la situazione è stata una riunione tra i proprietari dei banchi che si è tenuta una settimana fa nella nuova struttura. «La Confidi e la Camera di Commercio garantiranno finanziamenti agevolati, pari al 70% dei costi, per allestire i nuovi box da 20 metri quadri», spiega Mauro Sartor, presidente degli operatori.Un primo gruppo di banchisti, una ventina, hanno già firmato l'atto d'obbligo con la nuova proprietà. Adesso toccha agli altri. Poi potrà partire il trasloco. L'assessorato capitolino al Commercio nei prossimi giorni dovrebbe firmare l'ordinanza di chiusura della sede in piazza Testaccio che scatterà il 24 marzo. «È comunque possibile un ulteriore rinvio di altre due settimane - dice Sartor- La nuova struttura, infatti è pronta, ma bisogna ancora costruire dei muretti per permettere la chiusura delle serrande dei banchi. Speriamo facciano in tempo».

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