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Di professione «maratoneta», Franca Fiacconi, classe '65 è una delle più note preparatrici atletiche della Capitale.

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Innazionale è stata quarta ai Campionati europei di Budapest 1998 e tredicesima ai Campionati mondiali di Atene 1997. Ha iniziato l'attività come mezzofondista giovanissima; all'età di 23 anni ha esordito nella maratona ottenendo, in questa specialità, i migliori successi: il suo 2,25,17 nel 1998 è stata la seconda miglior prestazione europea dell'anno nella maratona e la sesta prestazione mondiale. Signora Fiacconi, una vita passata a correre, la sua. «Una vera passione che ho fin da bambina e che non mi ha mai abbandonato». Una passione che l'ha portata anche a insegnare, giusto? «Sì, sono laureata in scienze motorie e ho preso la specializzazione all'Isef, ho avuto il piacere di insegnare in una scuola per tre anni, poi non avendo più indetto concorsi per l'accesso alla scuola pubblica sono stata costretta a lasciare. Un'esperienza bellissima che avrei voluto continuare». Bé, in qualche modo però ancora insegna. Lei adesso è una preparatrice atletica, specializzata in maratone. Non ha caso è preparatrice ufficiale per quella di New York. «Seguo i principianti che vogliono partecipare alla maratona di New York o chi magari deve ancora convincersi a farlo. La maratona infatti è una gara estrema e occorre una preparazione adeguata non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale. La gara infatti va saputa gestire fisicamente e mentalmente». Il 18 marzo si svolgerà la diciottesima edizione della maratona di Roma, qualche consiglio? «Per chi inizia da zero occorre allenarsi almeno due volte a settimana, per poi salire gradualmente a quattro volte e, a ridosso della gara, fino a cinque volte». Lei ha vinto la maratona di Roma sempre nel 1998, anno in cui segnò il traguardo di quella di New York. Quest'anno il sindaco Alemanno parteciperà alla stracittadina e probabilmente correrà al fianco del presidente della Provincia Zingaretti, quali consigli? «Una maratona non si vince certamente con l'auto blu. Certamente sia Alemanno sia Zingaretti dovranno allenarsi almeno due volte a settimana. Ho sentito che il sindaco è un appassionato di scalate ad alta quota quindi è senza dubbio preparato ad affrontare la corsa. La montagna richiede infatti una mentalità molto simile a quella che serve per la maratona». Alemanno ha invitato Zingaretti ad allenarsi con lui, se le dovesse servire un "aiutino", sarebbe disponibile? «Sarebbe molto bello vedere che tagliano il traguardo insieme, sarebbe un bel messaggio, soprattutto per lo sport. A loro posso dire di fare una "super prova" alla maratona baby Roma-Ostia che si svolge il 26 febbraio. Sarei felice di accompagnarli». Le è mai capitato di allenare qualche politico? «Ricordo nel 1999 l'allora sindaco Rutelli fece la 5 chilometri della maratona di Roma e io lo accompagnai, la fece tutta di corsa. È stato bravo».

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