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Alemanno: il governo doveva intervenire

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno mentre spala la neve da piazzale delle Medaglie D'Oro

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«Voglio esprimere un ringraziamento a tutti i romani che hanno sopportato uno sforzo notevole con molto impegno. Se qualcuno deve chiedere scusa ai cittadini non sono certo io, ce la siamo cavata con le nostre forze». Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, al centro di una grossa polemica per la gestione dell'emergenza neve. Insomma, Alemanno riesuma una frase storica del recentemente scomparso Oscar Luigi Scalfaro: «Non ci sto». Ed enuclea, senza batter ciglio, i provvedimenti presi: «Abbiamo emanato un'ordinanza nella quale si chiede ai cittadini di collaborare alla pulizia dei marciapiedi. Un provvedimento uguale a quello di altri 100 comuni tra cui Bologna e Milano, quindi le battute facili sul fatto che vogliamo chiedere ai cittadini di spalare la neve sono fuoriluogo. Entro domani (oggi, ndr) riusciremo a mettere questa città in condizioni di funzionare e da dopodomani (domani, ndr)contiamio di riavviare completamente l'attività della città ». Poi attacca: «Il Governo è appena entrato in carica e non ha l'esatta percezione in cui stiamo. Credo che dopo le mie denunce e l'interpellanza preannunciata da Alfano ci sarà un intervento del Governo». «In una situazione come quella che sta vivendo l'Italia - ha aggiunto - la Protezione Civile non può rimanere così e su questo è d'accordo anche Gabrielli: anche lui ha detto che c'è una Protezione Civile fortemente depotenziata in termini di risorse e mezzi». Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, spiegando che «ai tempi di Bertolaso, quando c'era un'emergenza di carattere nazionale lui si faceva nominare commissario e interveniva direttamente». «Gabrielli - ha specificato - non lo fa più perché sono diminuiti i poteri e la libertà di spesa della Protezione Civile che depotenzia gli interventi. È chiaro che se l'informazione meteo fosse stata adeguata alla realtà dei fatti avremmo sollecitato maggiormente anche altri: dovrebbe essere la Protezione Civile a chiedere l'intervento dell'Esercito e non noi o la Regione. Non voglio personalizzare la critica, dico solo alcune cose: la Protezione Civile, dopo il decreto 2011 di Tremonti, è stata disarticolata e ridotta a puro ente di coordinamento che passa informazioni e sempre più confuse. Pensiamo all'alluvione in Liguria: anche in quel caso non era prevedibile una situazione di quel genere e quindi il sindaco non chiuse le scuole» E per Alemanno c'è stata una «sottovalutazione o errata comunicazione anche rispetto al nubifragio dell'ottobre scorso». E in onda su La 7 ieri sera è andato giù durissimo con una nota a margine commentando l'assenza in studio di Gabrielli: «Un ateggiamento di "fuga" da parte di un funzionario che la dice lunga sul tentativo di sottrarsi a un confronto pubblico sul funzionamento della Protezione Civile».   Riferendosi poi agli attacchi del centrosinistra, Alemanno ha osservato che «la sinistra sta facendo polemica su tutto da 4 anni su cose anche molto più stupide e banali, quindi è ovvio che ci sia una strumentalizzazione politica e che si scarichino sempre le responsabilità sul sindaco: io le mie me le prendo, ma la polemica politica di bassissimo profilo lasciamola fuori. Noi andiamo avanti e lavoriamo intensamente per dare risposte ai cittadini». E infine: «Abbiamo emanato una ordinanza in cui si chiede ai cittadini e ai condomini di collaborare alla pulizia dei marciapiedi: è un provvedimento uguale a quello di altri cento Comuni d'Italia, tra i quali Bologna e Milano, e quindi le battute facili sul fatto che chiediamo ai cittadini di aiutarci a spalare la neve sono fuori luogo». Ora ci si chiede: ma dov'è il governo dei tecnici? Non una parola su questa emergenza, non un intervento.

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