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I commercianti: «Basta, ormai siamo ostaggi del terrore»

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Èquella di molti commercianti, specialmente quelli che gestiscono molti soldi in contanti o hanno a che fare con oggetti preziosi. La crisi, infatti, ha reso la malavita più attiva e più feroce. E loro hanno paura. «Ci dicono di stare tranquilli, ci dicono che i reati sono in diminuzione ma i fatti dicono altro: dicono che i commercianti, dai benzinai ai gioiellieri passando per i supermercati, sono vittime continuamente di furti e rapine - spiega il presidente della Confesercenti di Roma Valter Giammaria che commenta la scorribanda alla gioielleria in Centro - Pur apprezzando il grande lavoro che stanno facendo le forze dell'ordine a Roma, diciamo che questo non basta. Non possiamo essere vittime periodicamente di fatti del genere, non possiamo vivere e andare al lavoro con questa paura addosso e con il rischio di compromettere le nostre vite. Vogliamo più polizia e carabinieri sul territorio». «La notizia di una rapina ai danni dell'azienda Coin, molto nota nel centro storico della città e leader nel settore della produzione e della distribuzione di gioielli di alta gamma, nonchè nostra associata, ci preoccupa molto - gli fa eco il Consigliere alla Sicurezza della Confcommercio di Roma e presidente onorario dell'Associazione Romana Orafi (Arro), Paolo Paolillo - Purtroppo questi fatti, accaduti tra l'altro in pieno giorno e in una delle strade più belle e frequentate del Tridente romano, dimostrano ancora una volta che questa categoria, insieme a molte altre particolarmente esposte, è nel mirino non solo di organizzazioni criminali ma anche della delinquenza più comune. E la crisi economica in atto gioca certamente un suo ruolo in questo scenario, aggravando lo stato di disperazione e il livello di aggressività degli individui. Tuttavia, ho già parlato con il questore Francesco Tagliente, che ha garantito che i colpevoli verranno assicurati quanto prima alla giustizia», conclude il presidente degli orafi capitolini. Diversa l'opinione del presidente dell'Associazione negozi storici di eccellenza, Stefano Pizzolato, per cui l'aumento della microcriminalità «non è dovuto alla scarsità di controlli delle forze dell'ordine». Il presidente dell'Associazione Via Condotti, Gianni Battistoni, parla di «allarmismo» e di centro storico «supersorvegliato».

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