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Il Pdl: cumulo di licenze, giusto il no

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Ilmessaggio è chiaro: meno disagi creeranno, anche nei prossimi giorni, e meglio sarà anche per loro: «Ho già detto che i taxi non sono la priorità e al tempo stesso ho detto ai tassisti di non esagerare con le proteste perché si rischia di passare dalla ragione al torto e soprattutto di non avere al fianco i cittadini». Per il presidente della Regione la soluzione è semplice: «Va trovato un modo che dia ai cittadini un mobilità più accessibile e al tempo stesso che consenta ai tassisti di vivere una vita dignitosa». I tassisti, a questo punto, sperano che in loro difesa venga il sindaco Alemanno. La nuova Autorità dei trasporti, infatti, dovrà sentire il parere dei sindaci prima di decidere l'aumento delle licenze. Pare non vincolante, comunque. Il primo cittadino ha già più volte espresso la propria solidarietà al settore ed è ragionevole pensare che non si esprimerà in loro sfavore.I consiglieri capitolini del Pdl, intanto, esultano. Maurizio Berruti, Alessandro Cochi, Ugo Cassone, Francesco De Micheli e Domenico Naccari.hanno preso carta e penna per indicare i punti positivi del decreto del governo: «Si potrebbe accogliere positivamente la caduta del cumulo delle licenze, se questa verrà confermata da una attenta lettura del testo. Questo perché il servizio taxi non può e non deve cadere nelle mani di grandi concentrazioni dell'economia. Per il resto, occorrerà un grande lavoro dei sindaci per verificare attentamente se gli ulteriori aspetti potranno o meno essere applicati. In questa riforma, comunque, ribadiamo sia rilevante mantenere questo servizio pubblico nelle mani dei singoli operatori».

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