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Il Mercato Trionfale sciopera a oltranza

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Gli operatori bloccano il traffico e l'auto del sindaco che li convoca in Campidoglio

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Pocheparole, la promessa di un incontro in serata, poi rimandato ad oggi pomeriggio a causa del tragico incidente sul Grande Raccordo Anulare che ha annullato tutti gli impegni in agenda, e gli operatori scelgono la strada del dialogo. Dicono, tuttavia, di non fidarsi del tutto. Stamattina, infatti, saranno ancora lì, un altro sit in organizzato e il mercato chiuso. La decisione è andare avanti ad oltranza fino a quando Alemanno non prenderà con loro impegni scritti. Ieri per gli operatori di Trionfale è stata la mattinata decisiva. Stanchi di lamentare da tempo impegni da parte della proprietà del mercato e dell'amministrazione che a loro dire non sono stati rispettati, hanno chiuso i banchi e si sono messi a distribuire gratuitamente frutta e verdura ai clienti (finita in poco meno di dieci minuti). Ad appoggiare la protesta c'erano Franco Gioacchini dell'Upvad-Confcommercio, Walter Papetti della Confesercenti e anche il presidente del XVII Municipio Antonella De Giusti. «La protesta arriva dopo mesi di richieste disattese – spiega Gioacchini – visto che non sono stati rispettati in alcun modo gli impegni annunciati dall'assessorato competente». Ancora più duro il commento di Papetti: «La società che gestisce questo mercato aveva preso degli impegni che non ha mai rispettato. Doveva promuovere alcune attività promozionali legate al mercato, ma soprattutto non assicura servizi base di gestione di una struttura come questa che dopo soli tre anni ha l'acqua che cola dai tetti dei banchi, il pavimento dissestato e sporcizia ovunque». Al centro della contesa tra operatori e proprietà c'è il canone di affitto dei banchi – 0,62 al metro quadro al giorno la cifra richiesta dal gestore; 0,55 come in tutti i mercati comunali quella richiesta dagli operatori – e la tassa sulla raccolta dell'immondizia, che gli operatori sostengono deve essere pagata dalla società di gestione e la società dagli esercenti. Così finora nessuno ha pagato la Tari, la tassa sui rifiuti. Ma ora, come conferma la De Giusti, «stanno arrivando le multe che gli operatori non vogliono pagare». Il presidente della Cooperativa Adriano Crocetti spiega cosa sta succedendo: «L'accordo preliminare firmato uno per uno con i 274 operatori prevedeva un canone agevolato di 0,55 euro omnicomprensivo, quindi inclusa la tassa sui rifiuti. Adesso dopo due anni ci ritroviamo morosi nei confronti dell'Ama, per cui abbiamo iniziato ad andare in Campidoglio a protestare». La società, da parte sua, chiede un canone di 0,62 euro al metro quadro e ha chiesto agli operatori anche gli arretrati dal 2009 che ammonterebbero a circa 3.500 euro in più l'anno per ogni banco. «Questo perché il Campidoglio non ha fatto l'atto aggiuntivo in convenzione», incalza Crocetti. A mettere la parola «fine» a questa contesa gli operatori del mercato Trionfale vorrebbero fosse il sindaco in prima persona. Intanto ieri a mezzogiorno hanno incontrato il presidente della Commissione commercio capitolino Ugo Cassone, che li ha rassicurati su una possibile soluzione.

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