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Nove locali rishiano la chiusura

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Adirlo è il presidente del I Municipio Orlando Corsetti che già da questa mattina riprenderà i blitz contro le occupazioni di suolo pubblico totalmente e parzialmente abusive. L'ordinanza del sindaco Alemanno, che ha prorogato per 60 giorni i provvedimenti sanzionatori legati agli arredi, farà soltanto slittare questa chiusura ma non potrà bloccarla. Questi 9 locali hanno infatti già ricevuto almeno 2 verbali per «difformità degli arredi» e in base alla legge nazionale del '97, numero 77, ricorda Corsetti, «sono passibili del provvedimento di chiusura del locale da uno a tre giorni». «Abbiamo poi anche altri locali - continua il presidente del I Municipio - i cui verbali elevati per lo stesso motivo sono addirittura tre. Per questi la sanzione è direttamente la decadenza del titolo di occupazione di suolo pubblico». Dunque il «pugno duro» di Corsetti continua, così come diventa sempre più profonda la spaccatura con il Campidoglio. Ieri l'ulteriore conferma, con il minisindaco schierato in prima linea a ricevere il plauso dei residenti del centro, nella manifestazione organizzata dal comitato dei residenti città storica «in difesa della legalità». Un centinaio di residenti hanno indossato cartelloni al collo dove erano scritte frasi tipo: «Tuteliamo le piazze e i monumenti», «Basta locali in centro». Il motivo di questa manifestazione pro-Corsetti è stato quasi urlato in piazza da chi, dei vari rappresentanti dei cittadini del centro, ha preso la parola: «Siamo indignati di quello che è successo la scorsa settimana a Campo de' Fiori. Il Municipio rimuoveva le occupazioni di suolo pubblico e il sindaco firmava un'ordinanza per sospendere quelle rimozioni. Basta locali in centro, basta tavolini abusivi all'aperto». Intanto a Campo de' Fiori, dopo il blitz, è tornato tutto come prima. Funghi caloriferi in bella vista, tendoni di plastica ovunque e tavoli oltre lo spazio consentito. Corsetti è «costretto» ad ammetterlo: «Il giorno dopo i nostri interventi, torna quasi sempre tutto come prima. Ma ricordo che quei locali se passano i vigili ed elevano un altro verbale, una volta scaduta l'ordinanza, chiudono». Si infittisce, intanto, la trama manifesti in centro a difesa di Corsetti. Il capogruppo del Pdl in I Municipio Stefano Tozzi torna a dire che «qualcosa non quadra. Prima Corsetti dice che l'idea è stata del coordinamento residenti città storica, ma il coordinamento ha smentito quelle voci sostenendo di aver soltanto aderito all'iniziativa e del resto quei manifesti non sono firmati da nessuno. Allora, chi è l'esecutore materiale?». Il minisindaco risponde: «Un gruppo di ristoratori del centro».

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