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«Mio figlio ucciso per uno scambio di persona»

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Forseuna di quelle tre pistole che ogni giorno vengono rubate a Roma a privati e che finiscono sul mercato illegale, facile approdo per chi vuole comprare un'arma. «Per chi ha pagato mio figlio? Era andato a lavorare in quella maledetta pizzeria solo per fare un piacere ad un amico. Era la quarta volta che andava a consegnare le pizze. È stato sicuramente uno scambio di persona». Si è sfogata così ieri davanti ai microfoni di a Tgcom 24 Marina Sforna, madre di Edoardo, il 18enne ucciso il 23 agosto scorso a Roma, nel quartiere periferico di Morena. Due giovani arrivarono a bordo di uno scooter, uno sparò quattro colpi di una pistola 7.65 ed uno solo andò a segno ma fu letale: prese Edoardo in pieno petto. «Da allora non abbiamo più saputo niente - ha aggiunto la donna riferendosi al fatto che non si è ancora trovato l'assassino - ma chi mi ripaga di quello che ho perso?. Morire così, per una stupidaggine». La donna ha spiegato che se potesse stare per 5 minuti con il killer del suo unico figlio gli chiederebbe: «Ma chi dovevi ammazzare al posto di mio figlio? Non lo ucciderei, ma lo farei finire su una sedia a rotelle perchè così - ha aggiunto - non farebbe più male a nessuno».

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