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Papà romano e mamma vietnamita Sofia figlia della Capitale multietnica

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La madre, sposata con un avvocato, lavora in farmacia. La visita del sindaco

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Flavio,l'ultimo bimbo nato a Roma nel 2011, e Sofia, la prima venuta alla luce nel 2012 a mezzanotte e tre secondi, dormono vicini nella stessa stanza dell'ospedale San Filippo Neri, dove nella notte di San Silvestro sono nati quattro bambini. A fare a Sofia i primi regali - una tutina e la Carta Bimbo - è stato il sindaco Alemanno, che ha salutato le altre neomamme e i rispettivi neonati, Flavio in primis, nato qualche minuto prima della mezzanotte. Sofia pesa quattro chili ed è la dimostrazione vivente di come la Capitale sia cambiata. Oggi Roma è una città multietnica, aperta all'accoglienza e all'integrazione. Sofia è romana, figlia di un avvocato (Giovanni Tabarrini, 45 anni) e di una sudvietnamita di 30 anni, Dothi Minh Thao. La ragazza vive a Roma da cinque anni e si è perfettamente integrata: fa la commessa in una farmacia e nella Capitale ha trovato l'amore, suo marito Giovanni. Alla donna Alemanno ha donato un fascio di fiori. «Sofia è una bellissima bimba – ha detto il sindaco che si è intrattenuto a lungo a parlare con i genitori – Il fatto che sia figlia di un romano e di una vietnamita è la dimostrazione che Roma è sempre accogliente e capace di integrare». Alemanno, accompagnato dal dg del San Filippo Neri Domenico Alessio, ha visitato l'unità operativa di Ostetricia e Ginecologia diretta da Pietro Santucci, apprezzando l'organizzazione del reparto e salutando medici e infermieri. Parlando con Alessio, il sindaco ha manifestato l'interesse a collaborare per favorire l'integrazione dell'ospedale con il territorio. Il dg ha ricordato al sindaco come il San Filippo Neri da ospedale destinato a essere ridimensionato sia divenuto in due anni un punto di riferimento grazie a una riorganizzazione totale che ha dato risultati anche nell'attività ostetrico-ginecologica: oltre 2.500 interventi (mille in day hospital), 1.150 nascite nel 2011, 10mila prestazioni ambulatoriali con un incremento dell'attività del 20%, miglioramento del turnover dei ricoveri e riduzione dei giorni di degenza grazie a procedure chirurgiche mininvasive. È attivo il servizio di procreazione assistita (Fivet e Icsi) con medie internazionali. La presenza del terzo assistenziale neonatologico consente di seguire gravidanze ad alto rischio e con una web-cam nelle cullette di terapia intensiva neonatale i genitori possono seguire da casa i figli. Quasi in contemporanea con Sofia, all'ospedale Santo Spirito è nata Michela, una bimba italiana di oltre quattro chili. Evento salutato con entusiasmo dalla direttrice sanitaria della Asl RmE Maria Teseresa Sacerdote e dai ginecologici Lidia De Santis e Mario Calcagno, che hanno ringraziato l'équipe medica e infermieristica sottolineandone professionalità e abnegazione. Alla Fabia Mater a mezzanotte e 45 secondi è nata con taglio cesareo Arianna: pesa tre chili e cinquanta, il papà è romano, la madre di Galatina (Lecce).

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