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Rimosso l'assessore Latino. Bufera su Medici

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Negliultimi giorni di questo 2011 tuttavia, sembra che l'esponente, indipendente, di Sinistra Ecologia e Libertà stia sparando cartucce importanti. E del tutto inaspettate. Così, dopo aver annunciato dalle pagine del Manifesto la sua candidatura alle primarie per il candidato a sindaco di Roma, sfidando apertamente Zingaretti senza parlarne col partito, ieri sullo scoccare dell'ultimo giorno dell'anno ha «silurato» l'assessore del Pd Piero Latino. Sollevando le ire del partito. Il primo a sparare a zero contro Medici è stato il capogruppo Pd in Campidoglio, Umberto Marroni. «Appare incomprensibile l'aggressione al Pd da parte del presidente del X Municipio Medici, che oggi ha revocato l'incarico all'assessore Piero Latino, con il pretesto di dinamiche interne al Pd, dopo che Latino aveva espresso in questi mesi perplessità su alcuni provvedimenti discutibili del Municipio e dello stesso Presidente su questioni di governo del territorio tra cui la centralità di Romanina e altri provvedimenti di carattere urbanistico, patrimoniale e di bilancio. «Inoltre appare almeno paradossale - continua Marroni - che dopo pochi giorni dalla comunicazione di Medici di candidarsi alle primarie di centrosinistra per sindaco il suo primo atto sia quello di cacciare un assessore del Pd, partito che teoricamente nel caso, al quanto remoto, di sua affermazione alle primarie dovrebbe sostenerlo. Non vorremmo che vista la scadenza del suo mandato di Presidente e la freddezza con cui il suo stesso partito Sel, ha appreso la sua autocandidatura alle primarie, il Presidente Medici pensi di farsi pubblicità attaccando il Pd, e i suoi esponenti. Ovviamente, di fronte a questa scorrettezza, esprimo la mia solidarietà all'amico Piero Latino, e insieme al Partito di Roma valuteremo tutte le iniziative necessarie per rispondere a questa aggressione, verificare i provvedimenti del Municipio X e tutelare un dirigente serio e onesto del nostro partito». La crisi è aperta. A dirlo ufficialmente diversi, autorevoli esponenti della direzione romana del Pd. E pensare che solo due giorni fa, la presidente del IX Municipio, Susi Fantino, anch'essa di Sel e al governo del parlamentino dell'Appio-San Giovanni con il Pd aveva diffuso una nota in cui lanciava un Sos: «Senza coerenza la maggioranza è a rischio», paventando addirittura le dimissioni. Clima teso dunque dentro e fuori Sel. Eppure le primarie per la scelta del candidato a sindaco sono ancora lontane. S.N.

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