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Dai lavori al salasso 40mila euro per una Dia

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Raccontaquesto l'esposto presentato nel giugno scorso da una famiglia di imprenditori romani al comandante della Municipale Angelo Giuliani e al sindaco GianniAlemanno. Una vicenda iniziata nel 2009, quandoPaolo, uno dei due fratelli imprenditori, decide di trasformare dei locali di via della Luce in uffici. Così chiede un parere a un amico vigile urbano, il quale gli consiglia di affidare il progetto e i lavori a un geometra di sua conoscenza. Al tecnico, Paolo affida anche il compito di seguire la parte burocratica: dichiarazione di inizio attività (Dia) in variante e una nuova destinazione d'uso. Partono i lavori e dopo circa sei mesi sono conclusi. Tutto ok, anche grazie ai premurosi consigli di due agenti della Municipale che eseguono regolari ispezioni mentre l'intervento di ristrutturazione dei locali è in corso. La sorpresa arriva però al momento di pagare il tecnico che gli era stato consigliato. Il geometra chiede a Paolo 10.000 euro come parcella, più altri 30.000, in nero, per gli «amici». Perché? I lavori sono in regola, pensa Paolo. Ma quelli insistono. Allora Paolo paga, non ha problemi e con un'azienda che sta per partire non ne vuole per il futuro. Ma non è finita. Passa un anno e gli stessi agenti protagonisti dei sopralluoghi si presentano nei nuovi uffici dicendo che in un dettagliato esposto depositato in procura si denunciavano abusi edilizi commessi in quello stesso civico. Che l'abuso riguardava una finestra a vetri non inserita nel progetto presentato insieme alla Dia. All'imprenditore sembra piuttosto una scusa per arrivare da qualche altra parte. Per questo e per i fatti raccontati oggi in questa pagina, Paolo e Silvio, fratelli, pochi giorni dopo quest'ultima visita dei vigili in via della Luce, decidono che non sono «vacche da mungere» ed è tempo di richiedere un intervento del comandante Angelo Giuliani e del sindaco Gianni Alemanno. Mat. Vin.

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