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Tangenziale sotterranea ad alta tecnologia

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Incidenti, allagamenti e smog controllati da una centrale che interviene in tempo reale

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a.Mancano un centinaio di metri della galleria che passa sotto ai binari della stazione Tiburtina. Poi si potrà aprire al traffico. Il 31 gennaio le Ferrovie consegneranno il primo tratto, quello in direzione Salaria. L'altro senso di marcia, quello in direzione San Giovanni, sarà aperto il 21 aprile, in concomitanza con il Natale di Roma. È un'opera costata 168,5 milioni di euro, è lunga 3,1 chilometri, con due carreggiate in entrambi i sensi di marcia che procedono parallele e larghe 10,3 metri l'una (quelle dell'attuale tangenziale sono larghe 6,3). Sostituirà la tangenziale est dall'innesto dell'A24 fino a Batteria Nomentana. Ma l'aspetto più rilevante sta nel fatto che 800 metri di asfalto si trovano in galleria e, poco prima di Ponte Lanciani, passano al di sotto dei binari. Inoltre, l'attuale sopraelevata (circa 400 metri) che si trova davanti alla stazione Tiburtina (lato piazza Bologna) verrà demolita. Era dai tempi della galleria Giovanni XXIII che non veniva costruita un'infrastruttura di questa portata. Già adesso la nuova circonvallazione si può percorrere in macchina. Gli operai stanno ultimando l'asfaltatura, l'installazione della segnaletica e i lavori di illuminazione. Siamo andati a vedere a che punto stanno i lavori. Il nostro viaggio inizia dall'innesto dell'A24. Uno svincolo permetterà di immettersi sulla nuova tangenziale che si estende interamente sul lato Pietralata. Questo primo tratto si distende interamente in superficie. È stato creato un ponte di 62 metri a campata unica che scavalca i binari della stazione per portare il traffico sul lato destro dei binari in direzione Salaria. Qui troviamo il primo svincolo che porta a Portonaccio. Ogni 500 metri, infatti, è previsto un'uscita nei due sensi di marcia. La strada poi inizia a scendere. All'altezza di via Tiburtina troviamo un altro svincolo. Poi le due carreggiate si immettono nella galleria che, per il primo tratto, procede parallelamente ai binari della stazione. Nonostante il tunnel non sia ancora aperto al traffico, i writers si sono già dilettati a riempirlo di graffiti. Gli operai hanno già iniziato ad installare i cartelli stradali. Attualmente nel cantiere lavorano circa cento persone, divise in tre turni. In passato si sono toccate punte anche di 300 operai al lavoro contemporaneamente. Sono stati utilizzati ben 60 chilometri di cavi per permettere il funzionamento della nuova tangenziale che sarà completamente computerizzata. «In caso di incidenti o di esigenze particolari del traffico - spiega l'ingegnere di Ferrovie Claudio De Dominicis - ci sarà una centrale che invierà subito pattuglie dei vigili e sarà in grado di disporre deviazioni del traffico. È in grado di gestire 600 dati in contemporanea». La galleria inizia subito dopo lo svincolo verso via Tiburtina, in prossimità della nuova stazione per l'alta velocità inaugurata il 28 novembre. Gli ingegneri di Ferrovie hanno già fatto costruire lo svincolo verso il «sistema direzionale» che dovrà comprendere sedi istituzionali, un campus universitario e un polo di ricerca. Il Comune adesso dovrà mettere mano alla viabilità esterna alla galleria per creare un reale collegamento con questo quadrante di città. I sistemi di ventilazione sono già stati installati, così come gli «estrattori d'aria automatici». «Questi ultimi sono degli apparecchi che si accendono ogni qual volta le polveri sottili o altri inquinanti oltrepassano i limiti di legge», spiega il direttore dei lavori Lucio Menta. All'altezza del piazzale nord della stazione Tiburtina la galleria corre per circa 130 metri al di sotto dei binari. Una volta arrivati in prossimità di Ponte Lanciani, la circonvallazione torna in superficie. All'altezza di Batteria Nomentana la nuova tangenziale si ricongiunge con la vecchia. Ecco percorsi i 3,1 chilometri che sono stati costruiti negli ultimi tre anni. L'obiettivo è quello di decongestionare una volta per tutte il traffico che ogni mattina manda in tilt l'attuale tangenziale. Anche se per risolvere i problemi dell'interà città ce ne vorrebbero altre dieci.

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